Una notizia che ha fatto il giro dei social in poche ore, colpendo soprattutto l’attenzione dei fedeli: la Chiesa, infatti, si è aperta improvvisamente a una possibile rivoluzione, compiendo il primo passo verso un cambiamento a dir poco impensabile fino a qualche anno fa. Proprio nei giorni del Sinodo, è così arrivata la conferma da parte della Diocesi di Genova di un’importante decisione: un ripensamento del ruolo del prete, che non sarà più l’unico a poter officiare le celebrazioni dall’altare. Ecco, nel dettaglio, cosa succederà nelle prossime settimane, salvo ripensamenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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La notizia è apparsa in un lungo articolo sul settimanale cattolico “IL Cittadino”, firmato da Gianfranco Calabrese, vicario episcopale di Marco Tasca, arcivescovo di Genova. Al posto del prete ci saranno “catechisti”, formati in corsi speciali, e possibilmente anche donne, con il compito di officiare la cerimonia, omelia compresa. Esclusa, invece, la consacrazione dell’ostia, che può essere essere compiuta solo da sacerdoti o religiosi. (Continua a leggere dopo la foto)
“Non sarà più solo il prete a dire messa”. Chiesa, la novità
Il motivo di questa decisione a sorpresa? La risposta è legata alla forte crisi delle vocazioni sacerdotali. Negli ultimi anni ci sono stati sempre meno preti, frati e altri religiosi, figure più che dimezzate nell’arco di un ventennio. Nella parrocchia di Genova, i numeri del recente passato sono stati ancora più impietosi. (Continua a leggere dopo la foto)
Proprio per questo motivo è arrivata la decisione della Curia di varare questo progetto pilota, che coincide con un dibattito avviato già da tempo nella Chiesa cattolica romana. Dell’argomenti si parlerà, infatti, anche nel Grande Sinodo in svolgimento a Roma, con la partecipazione di 449 vescovi e 70 fedeli non vescovi da ogni parte del mondo.
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