In quello che sembrava essere un accordo promettente per fermare il flusso migratorio verso l’Unione Europea, il memorandum siglato da Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen e Mark Rutte con la Tunisia sta rapidamente crollando. Il presidente Saied ha annunciato il ritorno dei 60 milioni di euro ricevuti come parte di questo accordo il 3 ottobre scorso, sollevando domande sull’efficacia dell’iniziativa. La Commissione europea, da parte sua, sembra fare finta di niente, affermando di continuare a lavorare sui cinque pilastri del memorandum nonostante l’annuncio di restituzione dei fondi. Tuttavia, non sono stati delineati piani chiari riguardo alla tempistica dell’erogazione dei restanti fondi.
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La decisione di Saied è stata motivata dalla percezione che questo metodo violi la dignità della Tunisia e imponga decisioni senza alcuna consultazione. Saied ha dichiarato che il popolo tunisino rifiuta favori e desidera un partenariato strategico basato sull’uguaglianza e il rispetto reciproco.
Ue accusa Tunisi, Saied aveva chiesto i fondi
La reazione dell’Unione Europea non si è fatta attendere, con il commissario europeo Oliver Varhelyi che ha provocato Saied su Twitter mostrando la lettera in cui la Tunisia aveva richiesto i fondi e chiedendo la restituzione se la Tunisia avesse cambiato idea.
#Tunisia formally requested payment of €60m budget support by the EU on 31 August.
— Oliver Varhelyi (@OliverVarhelyi) October 5, 2023
On this basis, the 🇪🇺disbursed the payment on 3 Oct. It concerns budget support from 2021 – not linked to the EU-Tunisia MoU. 🇹🇳 is free to cancel its formal disbursement request & wire back
2/1 pic.twitter.com/fChw2Gk9eH
Questa mossa ha portato alla restituzione dei 60 milioni di euro, segnando un’importante rottura nelle relazioni tra la Tunisia e l’UE. Saied ha ribadito la determinazione della Tunisia ad essere indipendente nelle scelte nazionali e a difendere la sua sovranità e dignità nazionale.
Il memorandum con la Tunisia, su cui si era concentrata Meloni, sembra ora destinato al fallimento. La Tunisia sta esplorando altre opzioni, tra cui un possibile accordo con l’Arabia Saudita, mentre il dialogo con l’UE si è spezzato definitivamente. La politica estera europea ha subito un duro colpo in questa situazione in evoluzione, e il futuro delle relazioni tra Tunisia ed Europa rimane incerto.