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Mes, l’Italia non firma la ratifica, c’è preoccupazione:”È lotta politica”

Pubblicato: 13/10/2023 15:57
#Tunisia formally requested payment of €60m budget support by the EU on 31 August.On this basis, the 🇪🇺disbursed the payment on 3 Oct. It concerns budget support from 2021 - not linked to the EU-Tunisia MoU. 🇹🇳 is free to cancel its formal disbursement request & wire back 2/1 pic.twitter.com/fChw2Gk9eH— Oliver Varhelyi (@OliverVarhelyi) October 5, 2023

Pierre Gramegna, direttore generale del Yes, ha espresso preoccupazione per via della mancata ratifica del trattato, come ha spiegato ai microfoni del Cnbc, e poi riportato da Ansa. Le parole del direttore Pierre Gramegna sono decisamente allarmanti: “Aspettiamo che l’Italia proceda con la ratifica del Mes, stiamo lavorando duramente per convincerli a farlo. L’Italia è un Paese sovrano, ma si è impegnata a farlo, e ne abbiamo estremamente bisogno. È davvero difficile comprendere la motivazione o la logica finanziaria della mancata ratifica, penso sia una lotta politica”. Giorgia Meloni, dal canto suo, non sembra scalpitare al fine di portare il tema in Parlamento.
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Mes, cos’è il Meccanismo Europeo di stabilità

Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), creato nel 2012 attraverso un trattato intergovernativo al di fuori del quadro giuridico dell’Unione Europea, rappresenta un pilastro cruciale per garantire la stabilità finanziaria nell’Eurozona. Il MES svolge un ruolo fondamentale nel fornire assistenza finanziaria a paesi membri che, sebbene abbiano un debito pubblico sostenibile, si trovano temporaneamente in difficoltà nell’ottenere finanziamenti sul mercato.

L’assistenza finanziaria fornita dal MES è soggetta a condizioni specifiche. Quando si tratta di prestiti, queste condizioni prendono la forma di un programma di aggiustamento macroeconomico, dettagliato in un apposito memorandum. La natura delle condizioni è meno rigorosa nel caso delle linee di credito precauzionali, che sono destinate a paesi con condizioni economiche e finanziarie di base solide ma colpiti da shock avversi.

Il MES è governato da un “Consiglio dei Governatori“, composto dai Ministri delle Finanze dei 19 paesi dell’Eurozona. Questo consiglio prende decisioni importanti all’unanimità, comprese quelle legate alla concessione di assistenza finanziaria e all’approvazione dei protocolli d’intesa con i paesi beneficiari. Tuttavia, in situazioni di minaccia alla stabilità finanziaria ed economica dell’area dell’euro, il MES può operare a maggioranza qualificata dell’85% del capitale, a condizione che Commissione europea e Banca Centrale Europea (BCE) richiedano decisioni urgenti.

Il MES gioca un ruolo chiave in situazioni di crisi, agendo come un’ancora di stabilità finanziaria. La sua capacità di intervenire rapidamente e con efficacia è stata progettata per affrontare rischi immediati e garantire la solidità dell’Eurozona.

In conclusione, il Meccanismo Europeo di Stabilità rappresenta una risposta chiara alle sfide finanziarie che possono emergere nei paesi dell’Eurozona. La sua struttura decisionale riflette la necessità di equilibrare la rapidità di azione con l’unità di intenti tra i membri. In un contesto economico in continua evoluzione, il MES rimane un pilastro essenziale per la stabilità finanziaria e la solidità dell’area dell’euro.