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Nicolò morto a 8 anni di Covid: accusate di omicidio colposo due dottoresse

Pubblicato: 17/10/2023 17:23
Il piccolo Nicolò morto di Covid a soli 8 anni: di chi è la colpa…

Dovranno rispondere di omicidio colposo i due medici che hanno assistito Nicolò, un bimbo di 8 anni, morto in ospedale a Frosinone a causa del Covid. Il prossimo 3 novembre le due imputate, una pediatra ed un’anestesista, compariranno davanti giudice per le udienze preliminari. Per quanto riguarda invece altre sei persone coinvolte in questa vicenda, il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione ed il gip ha avallato la sua scelta emettendo il decreto di archiviazione per Valeria Martino, Valerio Genovese, Daniela Venditti, Chiara Maggiani, Leonardo Fragale e Federico Zanin. 
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I fatti

La vicenda risale al 15 luglio scorso quando Nicolò, residente ad Alatri, viene accompagnato dai genitori in ospedale febbricitante e con difficoltà respiratorie. I genitori, preoccupati, avevano chiesto ai medici che stavano monitorando il piccino di poterlo trasferire in eliambulanza in un centro attrezzato della capitale. In alternativa di trasferirlo in una ambulanza dotata di rianimatore. Al momento, purtroppo, il mezzo non era a disposizione poiché la Asl, solamente qualche mese prima, aveva disdetto il contratto. Così il bimbo viene ricoverato nel reparto di pediatria del nosocomio frusinate ma alle 16 dello stesso giorno, muore.

Immediatamente la denuncia

I genitori, nonostante il dolore, fanno scattare subito una denuncia perché secondo loro, Nicolò non era stato soccorso in maniera consona. La Procura ha quindi aperto un’inchiesta iscrivendo come atto dovuto otto persone tra infermieri, medici e paramedici. Nel frattempo la salma del bimbo è stata sottoposta ad esame autoptico . E proprio a seguito del risultato di questo esame nei giorni scorsi per alcuni degli indagati è arrivata la richiesta di archiviazione.

Rinvio a giudizio per le due dottoresse

Il pubblico ministero Samuel Amari ha ritenuto di non dover procedere nei loro confronti in quanto sarebbe stato escluso qualunque profilo di censurabilità in merito alle condotte degli indagati. Per Alessia Arduini, pediatra, e Valentina Lamberti, anestesista è stato chiesto invece il rinvio a giudizio.
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