Il verdetto delle urne polacche ha scosso le fondamenta della politica nazionale, dando il via a un nuovo capitolo nella storia del paese. Lo spoglio dei voti ha confermato quanto anticipato dagli exit poll: la coalizione liberale europeista, guidata dall’ex primo ministro Donald Tusk, ha ottenuto una vittoria sorprendente, mettendo fine al lungo dominio del partito ultraconservatore Pis (Diritto e Giustizia) e scuotendo gli equilibri a Bruxelles. Nonostante il partito nazionalista “Diritto e Giustizia” (Pis) guidato da Jaroslaw Kaczynski abbia conquistato la vetta con il 35,38% dei voti, la Coalizione Civica di Tusk ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare, raggiungendo un solido 30,70%. Mentre l’alleanza di centro-destra “Terza Via” ha ottenuto il 14,40%, la social-democratica “La Sinistra”, alleata di Tusk, ha conquistato l’8,61%.
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La Coalizione Civica vince, solida maggioranza al governo
Tuttavia, la vera rivincita per la Coalizione Civica è emersa nella fase di simulazione delle coalizioni. Con l’intenzione di unirsi a due formazioni minori, la Coalizione Civica ha aggregato un impressionante 53,71% dei voti, garantendo una solida maggioranza per governare. Dall’altro lato, il Pis si è trovato isolato, incapace di costruire una coalizione vincente.
I dati ufficiali della Commissione elettorale nazionale polacca riportano che il partito di estrema destra “Confederazione“, pur non mostrando interesse nell’allearsi con il Pis, ha comunque ottenuto un significativo 7,16%. Questo pone la Confederazione come l’ultima delle cinque formazioni a superare la soglia di sbarramento e a entrare nel Sejm, la Camera bassa del parlamento polacco.
Questo cambio di rotta politica in Polonia avrà senza dubbio un impatto significativo sulla scena europea. La vittoria della coalizione europeista sottolinea un desiderio crescente di un approccio più aperto e collaborativo verso le questioni europee, segnando una deviazione dai precedenti orientamenti ultraconservatori del Pis.
Il futuro governo guidato da Donald Tusk affronterà sfide cruciali, sia a livello nazionale che europeo. Sarà interessante osservare come questa transizione politica influenzerà il rapporto della Polonia con l’Unione Europea e come il paese affronterà le questioni chiave, tra cui l’immigrazione, l’economia e l’ambiente. Gli occhi di tutta l’Europa saranno ora puntati su Varsavia, in attesa di vedere come la nuova leadership plasmerà il futuro della nazione e il suo ruolo nel contesto europeo.