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Stefano Dal Corso trovato impiccato in carcere, audio bomba rivela come è morto davvero: è caos

Pubblicato: 20/10/2023 11:48

“Sicuramente ha preso qualche punto… Comunque alla fine è stato strangolato e hanno fatto come se si fosse suicidato”. Dopo un anno qualcuno ha parlato, spiegando che dietro alle strane coincidenze che ruotano intorno alla morte di Stefano Dal Corso c’è un altro scenario. Una visione finora offuscata da indagini lacunose che non permettono di affermare con certezza cosa sia accaduto al detenuto romano trovato impiccato nella cella numero 8 del carcere Massama di Oristano, il 12 ottobre del 2022. E’ quanto scrive Repubblica, spiegando che la Procura ha riaperto l’inchiesta: per gli inquirenti si dovrà indagare su quanto accaduto. La svolta, come riporta il quotidiano, arriva ad un passo dall’archiviazione del caso, con nuove prove, ossia audio e testimonianze. Un caso che riporta alla memoria quello di Stefano Cucchi.

Morte Dal Corso, l’avvocato della famiglia: “Vogliamo la verità, necessaria l’autopsia”

“Non stiamo dando la colpa a nessuno – spiega il legale della famiglia Dal Corso– ma ci sono elementi che mettono in dubbio il suicidio. Serve un’autopsia”. La famiglia di Stefano ha infatti a distanza di mesi chiesto più volte che venissero eseguiti gli esami autoptici, scrive Fanpage, finora senza essere ascoltata.

Dal Corso, i punti che non tornano sulla morte del detenuto

Sarebbero tante, troppe, le ombre sula morte di Stefano, arrivato nel carcere di Oristano, trasferito da Rebibbia per assistere a un processo che lo riguardava. E stato poi ritrovato morto: secondo quanto ipotizzato finora si sarebbe impiccato tagliando con un taglierino parte del lenzuolo legandolo ad una grata. Una ricostruzione che ha subito fatto sorgere i primi dubbi: la grata infatti sarebbe troppo bassa per non avergli consentito di non morire toccando il pavimento con i piedi, il letto rifatto e la stanza in ordine e non si è capito come abbia fatto a procurarsi il presunto taglierino. La Procura, tuttavia, non aveva ritenuto necessario lo svolgimento dell’autopsia.

Dal Corso, poche settimane e avrebbe riabbracciato sua figlia

A Stefano Dal Corso, restava da scontare una breve permanenza: nel giro di poche settimane infatti sarebbe uscito dal carcere e avrebbe riabbracciato sua figlia e la sua compagna, alle quali aveva detto che avrebbe voluto ricominciare daccapo.