Come ogni ottobre che si rispetti anche quello del 2023 vede il governo muoversi freneticamente allo scopo di delineare la manovra di bilancio. A tale proposito il governo Meloni ha varato la bozza della Manovra per il 2024, un documento di 91 articoli distribuiti in circa cento pagine che delineano gli interventi economici e sociali chiave del prossimo anno. Approvato dal Consiglio dei ministri più di una settimana fa, il testo sarà ora inviato al Parlamento entro la fine della settimana: i suoi punti cardine sono il taglio del cuneo fiscale, sostegno al potere d’acquisto e aiuti alle famiglie con figli.
La Manovra per il 2024 si focalizza su un mix di interventi per sostenere le famiglie, migliorare il potere d’acquisto e incentivare la permanenza nel mercato del lavoro, riflettendo le priorità economiche e sociali del governo Meloni. Resta da vedere come verrà accolta dal Parlamento e quale impatto avrà sulla vita quotidiana degli italiani.
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Manovra, tagli e rifinanziamenti: torna la Carta “Dedicata a te”
Il documento inizia confermando uno stanziamento di 600 milioni di euro per rifinanziare la Carta “Dedicata a te”, un supporto finanziario destinato agli acquisti di beni di prima necessità. Il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi è uno dei principali provvedimenti della Manovra. Si prevede il mantenimento della riduzione in vigore quest’anno, estendendola per tutto il 2024. Questa misura si traduce in un taglio di sette punti percentuali fino a 25 mila euro di reddito e sei punti fino ai 35 mila euro. La decontribuzione favorisce 13,8 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati, con un costo stimato di 10 miliardi di euro.
La bozza prevede la detassazione dei premi di produttività al 5% e una riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro.
Nel capitolo dedicato alle “politiche sociali,” si conferma la revisione del meccanismo di uscita dal lavoro iniziato con la Quota 100. Nel 2023, il requisito d’uscita anagrafico è confermato a “almeno 62 anni,” salendo nel 2024 a 63 anni, con la nuova Quota 104, considerando i 41 anni di contributi necessari.
Aiuti alle famiglie e misure di tagli per chi ha più figli
Tre misure mirano a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie: il rifinanziamento della Carta “Dedicata a te” con 600 milioni di euro, un incremento di 15 milioni per il Fondo per la distribuzione delle derrate alimentari alle persone indigenti e un aumento di 282 milioni del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa. Inoltre, è previsto un contributo straordinario di 400 milioni per i titolari del bonus sociale elettrico.
Per le famiglie con Isee fino a 40 mila euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni nato dal 2024, è previsto un aumento del buono asili nido a 2.100 euro. Questa misura comporta un incremento della spesa di 240 milioni per il 2024, destinato a crescere fino a 306 milioni all’anno dal 2029.