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Il mercato immobiliare delle piccole città deve accettare la sfida: fare impresa e tecnologia

Pubblicato: 26/10/2023 10:23
Il mercato immobiliare delle piccole città deve accettare la sfida: fare impresa e tecnologia

Stiamo vivendo un momento epocale, la globalizzazione sta cambiando pelle, si sta evolvendo in qualcosa di completamente diverso, e le generazioni che si trovano nel mezzo tra il vecchio e il nuovo processo globale faticano a reggere il passo, soprattutto in quei territori dove abbracciare la modernità è più difficile perché la cultura ” del cambiamento” non interessa e non riesce a decollare; i giovani cervelli decidono di andarsene verso luoghi diversi e più reattivi a nuove opportunità di lavoro.
Stanno invece ferme le città di provincia sparse in tutta Italia, i piccoli borghi dove la vita e la mentalità sono quelle di 40 anni fa; anche molte città capoluoghi di provincia faticano a migliorare il loro tenore di vita. Tutta colpa della crisi economica e della globalizzazione?

Portare la rivoluzione tecnologica in provincia: una sfida necessaria

Non ci si può accontentare di risposte scontate da parte di chi non vuol cambiare nulla: dobbiamo invece andare in fondo alla questione e trovare soluzioni.
Uno dei principali problemi è che ad esempio la rivoluzione digitale e tecnologica sta cambiando tutti i settori lavorativi e professionali ma si dirige verso i Paesi e le città più ricche di strumenti ed opportunità di investimento; vero è che qualsiasi essere umano che si voglia collegare da una parte all’ altra del mondo lo può fare attraverso un computer o un telefonino ma non potrebbe mai cogliere l’ opportunità come un lavoro qualora non avesse i mezzi economici per realizzare tale obiettivo e quindi, per questo tipo di persone la tecnologia rimane un semplice passatempo, e questa è la stessa errata interpretazione che ne dà il territorio in cui vivono, non ci sono le basi, secondo loro, per generare lavoro e attrarre investimenti per alimentare tali opportunità, in poche parole, manca lo spirito imprenditoriale di saper accettare e cogliere le sfide, il vecchio sistema fa più comodo e sembra più facile da gestire, ma non è così.

Sanità e tecnologia, un binomio irrinunciabile

Prendiamo ad esempio la Sanità: non può esistere un reparto ospedaliero senza bravi medici che non sappiano usare la tecnologia nella ricerca di determinate malattie e saperle individuare, distinguere e poi curarle. Il COVID è l’ esempio perfetto di quel che sarebbe accaduto senza tecnologia, rapidità di intervento e comunicazione dell’andamento della pandemia, sarebbero morte molte più persone: in pochi sarebbero sopravvissuti. Pensiamo al salto di qualità che ha fatto la ricerca scientifica grazie alla tecnologia.
Questi esempi ci devono fare capire che i vari settori, compreso l’ immobiliare, non possono sopravvivere lì dove non ci sia spirito di innovazione imprenditoriale e tecnologica, mancando ciò, gli Ospedali chiudono, i servizi sono inefficienti, si fermano i progetti urbanistici di rinnovamento, si fermano gli studi per il decoro e per il controllo dell’ambiente e i finanziamenti dei Governi si dirigono altrove perché limitati dalla crisi e da una gestione quanto meno criticabile.

Immobili sempre più deprezzati

Evidentemente anche il settore immobiliare ne risente con il deprezzamento del valore degli immobili: la gente è sempre più povera, non lavora, i mutui non si fanno e il mercato scende, questo però avviene in larga misura nelle città più piccole ad eccezione delle città d’ arte che offrono interesse ai turisti e al mondo della cultura sempre attratti da questi piccoli gioielli e luoghi, ecco quindi che turismo e cultura possono trainare anche le piccole città per poi attrarre investimenti che potrebbero rivitalizzare altri settori, compreso l’ immobiliare, perchè fanno girare l’ economia. Chi risiede nei piccoli centri urbani non deve rassegnarsi ad essere cittadino di serie B, dovrebbe invece avere maggior spirito imprenditoriale e usufruire delle qualità del proprio territorio per creare impresa anche individuale, attraverso una idea che diventa lavoro. Gli investimenti immobiliari del lusso sono attratti dalle grandi città metropolitane e dai luoghi a maggior trazione turistica, in realtà ogni territorio ha il suo oro immobiliare come ad esempio quegli immobili circondati da bellezze naturali e artistiche di grande valore, oppure aziende industriali e commerciali storiche e di rilievo, basterebbe valorizzarle ed invece a nessuno viene in mente di farlo. Mentre si vendono immobili da una parte all’ altra del mondo, nei piccoli centri urbani ci sono case in vendita che non vengono vendute da anni e che si deprezzano passando inutilmente da una agenzia ad un’ altra. Ci sarà pure il modo di fare notare questi immobili ma senza il giusto spirito imprenditoriale non si capirà mai l’ importanza della tecnologia.

La provincia chiusa: come diventare ponte commerciale

Un altro scopo di chi vive in piccoli territori dovrebbe essere quello di fare da ponte commerciale e culturale alle grandi città metropolitane e seguirne la scia, ma i circuiti chiusi non vogliono aprirsi ad altri territori. Così facendo i paesi si spopolano, gli immobili invecchiano e non si ristrutturano, infine gli investitori se ne vanno.
Per sentirsi cittadini di Serie A bisogna riprendere il desiderio di affrontare le sfide e la competizione, nella modernità del concetto di imprenditore supportati dalla tecnologia per trasformare le idee in lavoro, perchè il mondo è fatto di idee e ci si deve impegnare per realizzarle al meglio.
Anche il più piccolo territorio ha risorse immense, bisogna individuarle e promuoverle.
Se Noi e le nuove generazioni non si muoveranno in tal senso, il settore immobiliare dei piccoli centri urbani sarà destinato a svendere se stesso e sarà fuori dai circuiti immobiliari che contano.
In Politica tutto questo concetto ha un nome e si chiama Europa, che seppur piena di difetti, stimola il nostro spirito imprenditoriale e la competizione. Chi lavora nel settore immobiliare, chi vende anche da privato, devono capire che gli acquirenti possono essere i cittadini di tutta Europa, di tutto il mondo, e non solo il vicino di quartiere che sta perdendo il suo potere di acquisto come tutto il territorio. Bisogna accettare la sfida o saremo sempre più poveri. Una sfida imprenditoriale e politica che la classe dirigente deve saper affrontare con progetti seri e a lungo termine.

Ultimo Aggiornamento: 26/10/2023 10:31