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Il silenzio degli innocenti e l’assessore con il padre boss

Pubblicato: 02/11/2023 12:18

La vicenda dell’Assessore Regionale della Sicilia, intervistata a sorpresa, a “scoppolone” si dice a Palermo, da Report sulla mafiosità del padre Domenico tiene ancora banco. Bisognerà vedere le reazioni del mondo politico dopo la messa in onda del programma, ma intanto c’è da registrare un assordante silenzio degli alleati di governo in Sicilia. Un silenzio denso,  pesante, peloso, soprattutto peloso. Non si è espresso Cuffaro, che conosce bene la famiglia, ma lì è chiaro il perché. Una sua dichiarazione accorata, senza dubbio, di solidarietà e sostegno avrebbe, da ex condannato additato da tutti gli antimafiosi in servizio permanente effettivo, rischiato l’effetto boomerang. Non si esprime, e questo è più politicamente  determinante, il Presidente della Regione Schifani che ha conferito la delega all’assessore. Non si esprimono gli alleati, in parte malmostosi per l’influenza di Cuffaro sulla maggioranza e sul consenso crescente nell’isola. Tutti attendono la messa in onda del programma e gli effetti sull’opinione pubblica. E soprattutto indicazioni da Roma, dai partiti di governo e dai loro influencer. Che è ormai il leit motiv di una Sicilia ex autonoma. Bisognerà capire cosa dirà magari Fedez, Pif è certamente già sul pezzo. Fratelli d’Italia, campioni della questione morale e insoddisfatti dal consenso in Sicilia, nonostante Giorgia, sono molto tentati di dissociarsi.
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L’ assessore regionale risponde, e lo fa come era prevedibile

La diretta interessata, gran persona perbene e di una certa età, non avezza a questo can can mediatico e alla gestione delle parole in un agguato, ha detto delle cose di buon senso che qualunque donna, figlia, nelle sue condizioni avrebbero detto. Ma le cose di buon senso, senza dietrologie, non sono considerate politicamente corrette da una politica ricattata ormai da una volubile opinione pubblica, e ridotta a sola comunicazione ormai. Ci si sarebbe aspettato certamente una presa di responsabilità e solidarietà dalla maggioranza ma non è arrivata. È arrivato solo lo stupefatto e peloso grido di indegnità, per l’immagine dell’isola, da parte delle opposizioni. I più decisi sono stati il segretario PD Barbagallo e la Iena La Vardera. Quest’ultimo è componente della Commissione Antimafia Regionale, che aveva appena invitato l’assessora Albano ad una seduta sulle condizioni degradate, ed in mano alla criminalità organizzata, del quartiere Sperone. Proprio all’uscita di quell’incontro dell’Antimafia è scattata la trappola di Report. Certo prima invitare e poi, dopo mezz’ora, condannare è un gioco che sa di teatro dell’assurdo, e lede tutto il senso delle Istituzioni. La sintesi è che cosa deve capire di noi un veneto o un toscano, tra silenzi pelosi, inviti suadenti e poi attacchi al cianuro, dichiarazioni che solo un siciliano di settima generazione può interpretare. Finirà, come sempre, a Siciliani Mafia’s e spaghetti. 

Ultimo Aggiornamento: 02/11/2023 12:24