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Lo 007 Carmon aveva avvertito Israele di Hamas e non è stato creduto: “Hanno rifiutato di credere all’evidenza”

Pubblicato: 02/11/2023 10:43
Lo 007 che aveva avvertito Israele di Hamas e non è stato creduto: "Hanno rifiutato di credere all'evidenza"

Yigal Carmon ha 77 anni, è di origine rumena e vive nell’angoscia di essere colui che aveva avvisato Israele di cosa sarebbe successo il 7 ottobre, e non è stato ascoltato: “Bibi pensava di essersi comprato la tranquillità, credeva che Hamas non avrebbe avuto motivo di attaccare. In questo c’è stata una vera e propria complicità del governo d’Israele: ha rifiutato di credere all’evidenza che si stava preparando all’attacco”. Lo ha intervistato Il Corriere, che ha raccolto le sue dichiarazioni da cui traspare un grande rancore verso chi poteva agire e non lo ha fatto. E dice, chiaro e tondo, che Hamas e il Qatar non sono separabili nelle volontà e negli intenti.

Qatar, gli interessi pratici a finanziare attività terroristiche

“Hamas è il Qatar e il Qatar è Hamas”: lo dice Carmon, spiegando come l’organizzazione terroristica non sia affatto sola nella concretizzazione dei suoi intenti: “Il Qatar è Hamas e Hamas è il Qatar. La sua influenza è superiore a quella dell’Iran. Ogni missile, ognuno dei 30 o 40 mila terroristi di Hamas, ogni drone, ogni arma, ogni proiettile e le centinaia di chilometri di tunnel: tutto viene dai fondi del Qatar, 1,5 miliardi dollari in dieci anni”. Non solo: il Qatar terrebbe i fili anche di altre organizzazioni: “Il Qatar promuove organizzazioni terroristiche e fondamentalisti islamici da decenni. Non solo Hamas, anche i talebani, Al Qaeda e altre formazioni. Le prove sono molte e alla luce del sole. Il Qatar usa la sua televisione di Stato Al-Jazeera – non nel canale in inglese che seguono gli occidentali, ma nel canale arabo – come megafono di Hamas. I suoi reporter sfruttano i loro accessi in Israele per dare a Hamas informazioni sull’ubicazione delle nostre forze. Poco importa che i media israeliani e internazionali non le possano riportare, come è normale in tempo di guerra”. Non ci sarebbe fanatismo religioso dietro questi sostegni, bensì materialismo: “Usano i terroristi come strumento per la loro sopravvivenza. Poiché li proteggono e li finanziano, si assicurano la loro fedeltà nel caso un giorno dovessero aver bisogno di un sostegno armato”.

Israele era stata avvertita da Carmon molteplici volte, in maggio, in agosto e ancora a settembre: quest’ultima volta addirittura avrebbe portato le immagini delle esercitazioni di Hamas che riproducevano quello che poi sarebbe accaduto nella realtà. Ma non è servito a niente. Avevano cominciato a sospettare qualcosa solo alla vigilia degli attacchi: “Il direttore dello Shin Bet, Ronen Bar, la sera del 6 ottobre, un venerdì, capisce che qualcosa sta per accadere e convoca una riunione per il mattino seguente alle 8. Quella sera era rimane persino a dormire in ufficio: molto inusuale per uno Shabbat. Purtroppo alle 8 di sabato era tardi per prevenire, l’attacco era già iniziato alle sei e mezzo del mattino”.

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Ultimo Aggiornamento: 02/11/2023 10:44