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Migranti, accordo Italia-Albania. Europa: “L’Italia rispetti il diritto comunitario”

Pubblicato: 06/11/2023 20:37

La questione migratoria è nuovamente al centro del dibattito politico in Italia, con la firma di un protocollo d’intesa tra Italia e Albania per la gestione dei flussi migratori. Il governo di Giorgia Meloni ha accolto il primo ministro albanese Edi Rama a Palazzo Chigi per annunciare la creazione di due centri di accoglienza in Albania, capaci di ospitare fino a 3.000 migranti salvati in mare. Questa mossa mira a rafforzare la cooperazione bilaterale e a combattere l’immigrazione illegale, benché il Paese non sia ancora membro dell’UE.
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I dubbi europei

Tuttavia, tale accordo ha suscitato immediate critiche dalle opposizioni italiane e preoccupazioni da Bruxelles per la conformità con il diritto comunitario. Un portavoce della Commissione europea all’Adnkronos dice: “Siamo stati informati di questo accordo, ma non abbiamo ancora ricevuto informazioni dettagliate: l’accordo operativo deve ancora essere tradotto in legge dall’Italia e ulteriormente implementato. È importante che qualsiasi accordo di questo tipo rispetti pienamente il diritto comunitario e internazionale“.

Le opposizioni, rappresentate principalmente dal Partito Democratico, + Europa e Alleanza Verdi e Sinistra, hanno espresso timori su possibili violazioni degli standard internazionali e delle procedure di asilo, paragonando i centri a una “Guantanamo italiana”. Al contrario, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha difeso l’intesa, sostenendo che rafforza il ruolo dell’Italia in Europa e che le priorità restano il contrasto all’immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo non riguarda i migranti che raggiungono direttamente l’Italia, ma coloro che vengono salvati in mare, ad eccezione di minori, donne in gravidanza e soggetti vulnerabili. I due centri avranno giurisdizione italiana, e l’Albania coopererà per la sicurezza e sorveglianza dei siti. Rama ha ribadito il sostegno dell’Albania all’Italia, enfatizzando la solidarietà e l’impegno del suo Paese a supportare l’UE, nonostante la sua attuale non appartenenza all’Unione.

Questa nuova iniziativa evidenzia l’importanza della collaborazione internazionale nella gestione dei flussi migratori e la necessità di equilibrare le esigenze di sicurezza con il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2023 11:14