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Italia-Albania, Tajani al G7: “Accordo sui migranti rispetta diritto internazionale”

Pubblicato: 08/11/2023 11:12
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

Migranti, Tajani: “L’accordo con l’Albania rispetta il diritto internazionale”. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è intervenuto sul tema caldo a margine dell’incontro con i ministri degli Esteri del G7 a Tokyo. “L’accordo sottoscritto con lo Stato albanese rispetta tutte le norme comunitarie, ben diverso da altri accordi che sono stati fatti da altri Paesi. Punta ad avere la massima sicurezza e fare in modo che coloro che non hanno rispettato le regole e non hanno diritto di entrare in Italia possano essere riaccompagnati nei loro Paesi di origine”.
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Tajani: Accordo sui migranti con Albania rispetta il diritto internazionale

Il ministro degli Esteri dal G7, Antonio Tajani: “L’accordo sui migranti con l’Albania rispetta il diritto internazionale”. “Possono andare in quei porti soltanto le navi militari italiane e non di ong. Possono andare in quei centri soltanto le persone che non siano minori o donne in gravidanza. È un accordo scritto nel pieno rispetto delle norme comunitarie e credo che sia una scelta positiva. Non vedo dove sia la violazione del diritto internazionale”.

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Nordio: “Non è un respingimento”

Sulla questione interviene anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, su Rai Radio Uno. “Pronunciamenti della magistratura potrebbero vanificarlo? Credo e spero di no. Queste persone non vengono sottratte alla giurisdizione italiana, viene preliminarmente emessa un’ordinanza di un magistrato e si tratta soltanto di una collocazione territoriale resa necessaria da questa massa improvvisa, massiccia, e probabilmente duratura e in aumento di persone che premono ai confini del Mediterraneo”.

“Non è affatto un respingimento, semplicemente collochiamo queste persone sotto la protezione della giurisdizione italiana in un territorio di un Paese amico che ci ha dato una disponibilità di fatto, proprio perché di fatto è impossibile collocarli tutti in modo rapido e dignitoso. Se teniamo presente che secondo le informazioni ci sono più di 1 milione, forse 2 o 3, di persone che ambiscono ad attraversare il mare per arrivare alle nostre coste qualcuno dovrà pur dire dove le dobbiamo mettere, al di là delle anime belle che predicano un’accoglienza indiscriminata”.

“Una delle soluzioni dovrebbe essere quella della distribuzione territoriale in ambito Ue, ma se nel frattempo si riescono a concludere accordi con degli Stati, come l’Albania, mantenendo la giurisdizione italiana, ma trovando spazi di accoglienza che siano più dignitosi rispetto a quelli nei quali si trovano affollate e pigiate migliaia di persone, perché non è possibile dare materialmente loro una sistemazione rapida e dignitosa quando arrivano a migliaia, come a Lampedusa, non vedo dove sia la violazione del diritto internazionale“.