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Corrado Augias lascia la Rai, la grave accusa: “Lo hai fatto per i soldi”. La risposta è cattivissima

Pubblicato: 08/11/2023 14:01
Corrado Augias Rai soldi

Quello di Corrado Augias è un addio alla Rai con il dente avvelenato. Il giornalista e conduttore ha annunciato a sorpresa il suo passaggio a La7, in aperta polemica con le scelte compiute negli ultimi tempi dai vertici di viale Mazzini. La replica del direttore generale della tv pubblica, Giampaolo Rossi, è stata impietosa. Augias, in pratica, è stato accusato di averlo fatto soltanto per i soldi. E allora lui risponde indignato alle accuse con un lungo articolo pubblicato da Repubblica.
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Corrado Augias accusato di aver lasciato la Rai per i soldi

“Il nostro obiettivo non è salvaguardare lo stipendio di Augias, ma occuparci di 12 mila dipendenti”, attacca Giampaolo Rossi di fronte alla commissione Cultura della Camera. Parole che provocano la reazione immediata del giornalista. “Confesso di essere rimasto sorpreso, anzi deluso. – sbotta Corrado Augias su Repubblica – Le parole con le quali il direttore generale della Rai Giampaolo Rossi ha commentato la mia uscita dall’azienda sono così improprie da suonare come smarrite, gravate per di più da un’ombra di volgarità. Peccato, quando l’ho incontrato ho avuto l’impressione di un bel signore, molto curato nell’aspetto, il bell’ovale del volto esaltato da una corta barba impeccabile. Un bell’uomo capace nella conversazione di citare a giusto titolo un paio di libri e qualche toccante precedente familiare di cui ovviamente taccio. Forse era solo apparato, recita”.

“Santo cielo, chi ha mai parlato di soldi in questa malinconica faccenda? – prosegue lo sfogo di Corrado Augias – Lanciare in aria un pugno di monete è sempre stato un espediente piuttosto diffuso da che mondo è mondo. Ma che c’entrano, qui, i soldi? Tanto più se si mette a confronto lo stipendio di uno contro il benessere di 12 mila famiglie? Ci sono delle regole dialettiche che dovrebbero essere rispettate, la prima è di fronteggiarsi con argomenti che siano proporzionati. Uno contro 12 mila è decisamente troppo”.

“Non basta, il Direttore generale ha voluto assestarmi un ulteriore colpo di scudiscio aggiungendo: ‘La Rai è sopravvissuta all’addio di Baudo, sopravvivrà anche all’addio di Augias’. Pippo Baudo è un geniale entertainer che ha diretto programmi di enorme ascolto per decenni. Più modestamente io sono un autore di programmi di libri e di musica sinfonica. Mi accomuna a Baudo solo la stima e la simpatia personale che ho per lui. Metterci direttamente a confronto aveva il solo scopo di umiliarmi. Dico la verità, è un peccato che quel bel signore che avevo incontrato si è rivelato un antagonista maldestro. Mi chiedo se non sia qui la ragione dei numerosi inciampi che la nuova programmazione ha incontrato in questi mesi”, conclude il giornalista dopo essersi tolto diversi sassolini dalle scarpe.
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