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Immigrazione, la furia di Salvini contro Meloni: governo spaccato

Pubblicato: 08/11/2023 07:04
Immigrazione, la furia di Salvini contro Meloni: governo spaccato

Il blitz albanese orchestrato dalla premier Giorgia Meloni scuote le fondamenta della coalizione di governo, delineando un nuovo fronte nella gestione dell’immigrazione e portando alla luce una crepa tra gli alleati. Il fulcro della discordia è un accordo inaspettato con l’Albania, negoziato in gran segreto dalla Meloni con il primo ministro albanese Edi Rama, che prevede l’apertura di centri per i migranti in territorio albanese. L’obiettivo dichiarato è quello di alleggerire la pressione migratoria sull’Italia, in particolare sulle coste meridionali, ma i modi riservati e unilaterali con cui l’accordo è stato portato avanti hanno scatenato la furia di Matteo Salvini e del ministro degli Interni Matteo Piantedosi, quest’ultimo tenuto all’oscuro fino all’ultimo momento.
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Giorgia Meloni e l’accordo a sorpresa che non piace a tutta la destra

La strategia adottata dalla premier sembra essere duplice: da un lato, una risposta diretta alle critiche ricevute durante l’estate per la gestione degli sbarchi a Lampedusa, un periodo di particolare tensione migratoria; dall’altro, una mossa calcolata per rafforzare la propria immagine in vista delle elezioni europee del 2024, sfruttando l’inaugurazione dei centri come uno spot politico. Tuttavia, questa azione ha generato un malcontento palpabile all’interno della coalizione, soprattutto per quanto riguarda la Lega, che vede sminuito il cosiddetto “modello Salvini“, che aveva portato a una riduzione degli sbarchi durante il suo mandato al Viminale.

A Matteo Salvini l’accordo non è piaciuto, per usare un eufemismo: dal suo quartier generale trapela un gossip, che lo vede furioso con Meloni. Il problema, per lui, è che Meloni non è arrivata al vero obiettivo, Bruxelles, fermandosi all’Albania che poco può davvero fare per modificare la situazione. Lui, come pare abbia fatto trapelare il suo vice Andrea Crippa, avrebbe voluto un cambiamento strutturale.

Forza Italia si unisce al disappunto di Matteo Salvini

Il Piano Mattei, che fino a questo momento aveva rappresentato la linea guida dell’esecutivo in materia di immigrazione, incentrata su cooperazione e investimenti nei paesi di origine e transito, appare ora marginalizzato da questa nuova iniziativa emergenziale. Mentre la Farnesina correva dietro a una bozza del memorandum, che sembrava quasi un fantasma per gran parte della giornata, emergeva un sentimento di esclusione e di sconcerto anche all’interno di Forza Italia, guidata da Antonio Tajani.

L’incertezza rimane anche a livello internazionale, con Bruxelles che cerca di comprendere le vere intenzioni di Roma e le possibili implicazioni di questo accordo. La premier Meloni, con questa mossa, non solo ha rilanciato una sfida ai suoi alleati di governo, ma ha anche delineato una nuova strategia politica che potrebbe avere ripercussioni significative sul delicato equilibrio del panorama politico italiano ed europeo.