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La testa incastrata nel macchinario, Anila muore a 26 anni sul lavoro. Ennesima tragedia

Pubblicato: 14/11/2023 19:05

In un tragico incidente avvenuto nel pomeriggio di martedì 14 novembre, Anila Grishaj, una giovane operaia di origini albanesi, ha perso la vita mentre lavorava in una fabbrica di surgelati a Pieve di Soligo, Treviso. La ragazza, che aveva 26 anni e viveva a Treviso con la sua famiglia, è deceduta a seguito di un infortunio in cui la sua testa è rimasta incastrata in un macchinario per l’imballaggio dei surgelati, di recente acquisto da parte dell’azienda.

La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di indagini mentre le forze dell’ordine procedono con i rilievi necessari. La tensione è palpabile tra i familiari della vittima, visibilmente scossi, che sono stati allontanati dal parcheggio dell’industria.

Anila, con i suoi lunghi capelli ricci e un sorriso descritto come luminoso, è ricordata come una persona solare e riservata, che aveva guadagnato l’affetto dei suoi colleghi, i quali hanno dato l’allarme immediatamente dopo l’incidente. Purtroppo, per la giovane non c’era già più nulla da fare.

Le autorità di Pieve di Soligo sono ora incaricate di ricostruire l’accaduto, mentre la Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta e il macchinario coinvolto è stato sequestrato per ulteriori esami. Il dramma di Anila Grishaj lascia la comunità e il mondo del lavoro in lutto, sollevando questioni sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure di protezione per gli operai nell’industria alimentare.
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Ultimo Aggiornamento: 14/11/2023 21:51