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Matteo Salvini, leader anti sciopero che cavalca le tensioni

Pubblicato: 16/11/2023 19:45
La Lega corre: quasi al 10%, mai così su dalle elezioni

Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sta criticando duramente lo sciopero generale previsto per il prossimo venerdì, organizzato dai sindacati della Cgil e della Uil. Il leader della Lega sembra ignorare il tradizionale atteggiamento del governo che, in caso di scioperi generali, di solito cerca di mitigare le tensioni per mostrarsi dialogante e evitare di alimentare il dibattito. Questo approccio tiene conto del contesto di forte crisi internazionale e conflitti, durante i quali l’Italia deve evitare disordini e tensioni sociali. Tuttavia, Salvini, dominato da un ego spropositato, sembra preferire un approccio più aggressivo e appariscente, senza considerare la necessità di una strategia più moderata.

Matteo Salvini e quel bisogno incontenibile di leadership

Il leader della Lega sembra desiderare ardentemente un ruolo di leadership, forse influenzato dalla posizione dominante di Giorgia Meloni nella coalizione di centro-destra. Nonostante l’incidente legato alla manifestazione della Lega a favore di Israele durante un evento in favore della Palestina, che avrebbe potuto causare tensioni pericolose, Salvini sembra non aver appreso la lezione.

Ora, il Ministro intensifica la sua posizione, assumendo un ruolo di paladino anticomunista e scatenando un duro scontro con Landini, leader della Cgil, specialmente alla luce del parere negativo dell’Autorità garante sul diritto di sciopero.

Sciopero, la posizione di Cgil e Uil

La questione è complessa e coinvolge le modalità della mobilitazione, in particolare se le scelte della Cgil e della Uil siano in contrasto con le regole sugli scioperi nei servizi pubblici. La Commissione ha richiesto ai sindacati di escludere da questa protesta settori chiave, come il trasporto aereo e l’igiene ambientale. Inoltre, ha chiesto una rimodulazione delle fasce orarie per settori specifici, come i vigili del fuoco e il trasporto pubblico locale e ferroviario.

La delibera, che invita i sindacati a rimodulare l’astensione, evidenzia la mancanza di rispetto di due regole previste dalla regolamentazione degli scioperi nel settore pubblico. I sindacati hanno reagito con scontento e hanno confermato la loro intenzione di protestare.

In conclusione, l’atteggiamento di Salvini mette in difficoltà il governo, che non voleva dare ulteriore rilevanza al segretario della Cgil, Landini, né sostenere la riunificazione della sinistra alleata di Conte. La situazione è critica, dimostrando che Salvini, pur di ottenere visibilità, sembra ignorare la necessità di un approccio più prudente.