Violenza inaudita a Crépol, un villaggio del centro della Francia, dove sabato notte, durante il tradizionale “ballo d’inverno”, i 450 partecipanti sono stati assaliti da un gruppo di individui che ha fatto irruzione.
Nella maxi rissa scatenata dall’incursione, è morto Thomas, 16 anni, accoltellato al torace.
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L’incursione verso le due del mattino
Nella sala si stava svolgendo la festa, un evento privato organizzato nella sala comunale quando, verso le 2 del mattino, un gruppo di diverse persone ha cercato di entrare. Un addetto alla sicurezza si è opposto ed è stato aggredito a coltellate.
Nella maxi rissa scatenata all’interno, oltre al sedicenne che è stato ferito mortalmente, altre 18 persone sarebbero rimaste ferite, tre sarebbero gravi.
Aperta un’indagine per omicidio e tentativo di omicidio in banda organizzata. Un testimone, ha raccontato: C’è stata una vera e propria battaglia tra gli aggressori e coloro che hanno avuto il coraggio di affrontarli”, “È stato un bagno di sangue”, ha aggiunto un altro testimone. Il gruppo che ha dato all’assalto, da quello che sembra emergere, era costituito da una quindicina di ragazzi venuti dai quartieri difficili di Romains-sur-Isere, una città a 20 minuti da Crepol.
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“Siamo qui per uccidere dei bianchi”
Durante l’incursione, uno degli assalitori, secondo vari testimoni, avrebbe urlato “Siamo qui per accoltellare dei bianchi“. Un attentato razzista, insomma.
Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha parlato di un “fallimento generale della nostra società” e del bisogno di “ristabilire l’autorità ovunque”. Intanto, gli investigatori stanno analizzando le immagini della serata per cercare di risalire ai colpevoli.
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