
Ci sono storie che più di altre arrivano dritte all’anima e in un contesto storico e sociale come quello odierno, dove la violenza e la cattiveria imperversa, questi racconti fungono da balsamo per il cuore.
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Ano Sartania e Tako Khvitia sono due belle ragazze georgiane di 19 anni che fino a qualche giorno fa non sapevano di esser sorelle gemelle, separate dalla nascita. Le due abitavano in due città differenti: una a Tbilisi e l’altra a Zugdidi, in Mingrelia, regione affacciata sul mar Nero. A raccontare questa storia dal lieto fine dolcissimo è Luna De Bartolo per Repubblica.
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Le due scoprono l’una l’esistenza dell’altra grazie a TikTok
Le due, ignare dell’esistenza l’una dell’altra, crescono. Fino al 2021 quando Ano riceve da un’amica un video di TikTok in cui appare una ragazza identica a lei, solamente con i capelli blu. La ragazza, colpita, inizia a cercare tra i followers la sua sosia e non trovandola posta lo screenshot su un gruppo Facebook. Un’amica di Tako lo vede ed ecco che le ragazze si ritrovano.
Decidono di darsi appuntamento nel centro di Tbilisi, alla fermata metro Rustaveli e quando sono faccia a faccia, l’illuminazione: sono identiche.
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Dietro questa bella storia l’ombra delle adozioni illegali
La storia di queste due ragazze parte il 20 giugno 2002 a Kirtski, in Georgia. La madre delle giovani, Aza Shoni entra in coma subito dopo il parto e nel frattempo il marito di Aza, Gocha Gakharia disconosce le piccole. Le due gemelle vengono vendute e adottate da due diverse famiglie.

Sono anni di adozioni illegali in tutto il paese, un sistema corrotto tra medici, giudici e notai che ha fatto i soldi sulla pelle di neonati. “Tutti erano coinvolti”, spiega a Repubblica Tamuna Museridze, fondatrice del gruppo Facebook “Vedzeb”.
“Il primo caso risolto risale al 1981. Ci scrive un ragazzo, Gia, alla ricerca della madre biologica. La madre adottiva gli aveva svelato che l’aveva ottenuto dietro compenso da una ginecologa di un ospedale della capitale. Abbiamo trovato questa donna, l’abbiamo affrontata, le abbiamo detto che sapevamo tutto. Lei ha confessato”. Anche Tamuna è una bambina venduta. Lo ha scoperto dopo la morte di quella che riteneva esser sua madre, una celebre giornalista televisiva. Non ha mai ritrovato i suoi genitori biologici.
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