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Roma umiliata per Expo 2030: “La capitale più lurida d’Europa”

Pubblicato: 29/11/2023 11:25

Expo 2030, delusione italiana. Il terzo posto di Roma nella classifica finale per l’assegnazione delle città deputate a ospitare l’Expo 2030 non scende giù a molti. La retorica politica nazionale ci aveva convinti che la capitale fosse a un passo dall’obiettivo. La realtà è stata molto più dura di così. L’assegnazione a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, dice molto più di quanto non vorremmo sul profilo internazionale dell’Italia. Durissimi i commenti che sono seguiti alla notizia. “Roma, la capitale più lurida e disfunzionale dell’occidente”, tuona Salvatore Merlo dal Foglio.
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La delegazione italiana a Expo 2030

Delusione Roma a Expo 2030: “Non ci hanno votato neanche gli amici albanesi”

“Saranno anche stati i soldi di Riad, come diranno in tanti oggi per giustificarsi, ma l’umiliazione subita da Roma certifica la crisi della capitale più lurida e disfunzionale dell’occidente, nonché la nullità assoluta di chi la amministra. Nemmeno gli europei ci hanno votati, nemmeno i nostri amici albanesi. E come dargli torto?”. Merlo è impietoso e si rifà alla teoria del mercantilismo appoggiata, invece, dal Fatto quotidiano per recriminare sulla sconfitta.

Prosegue Merlo: “Roma non poteva vincere? Va bene. Ma è stata annientata da una classe dirigente simile alla sua monnezza“. La narrazione arriva poi al parossismo. “Persino sul sito internet Exporoma2030roma.org (messo offline tempestivamente – ndr) le ragioni per la quali votare Roma erano riassunte così dagli uomini che avrebbero dovuto rappresentare di fronte al mondo la capitale d’Italia, la città dei Papi e dei Cesari: 1) l’Expo dovrebbe andare a Roma perché a Roma si tiene il giubileo del 2025, 2) Expo dovrebbe andare a Roma “per dare più valore al centro-sud”, 3) l’Expo dovrebbe andare a Roma perché a Roma non si è mai tenuto l’Expo. Come direbbero a Roma: mei cojoni”.

Roma sconfitta all’Expo 2030, tra “deriva mercantile” e disastro logistico

Il Fatto quotidiano denuncia la reazione dell’ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore, che ha parlato di “deriva mercantile” e “metodo transazionale, non transnazionale”. Ma è davvero soltanto così? La Notizia, di area grillina, commenta: attaccando Meloni, “la fine di una star virtuale”. La Repubblica, con Corrado Augias, associa Capitale e Paese, scrivendo di “declino sorprendente perché ‘le persone ingenue non avevano dubbi sull’esito: Roma’”. La narrazione, però, come si è visto, aveva molte crepe.






Ultimo Aggiornamento: 29/11/2023 11:47