Vai al contenuto

Omicida evade dal pronto soccorso, ripreso dopo una sparatoria. Video spaventoso

Pubblicato: 30/11/2023 16:54

Terrore a Lecce questa mattina, 30 novembre 2023. Geovani Bernia Castillo, 29enne di origini cubane, è riuscito a sottrarsi agli agenti durante una visita al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi”. Doveva sottoporsi a dei controlli medici. L’uomo è scappato a piedi dal camioncino che lo trasportava proprio nel momento in cui doveva essere accompagnato in ambulatorio. Il piazzale era affollato da pazienti e da automobili parcheggiate. Castillo si era nascosto proprio sotto una di queste, generando il panico nel piazzale. Gli agenti, in piena sicurezza, hanno esploso alcuni colpi di pistola per indurlo a tornare allo scoperto.
Leggi anche: Filippo Turetta, la verità e l’incubo. Ecco perché i genitori non vogliono incontrarlo.

Antonio Monopoli, vittima di Geovani Bernia Castillo

I precedenti dell’omicida e l’arresto

Geovani Bernia Castillo, 29 anni, era in carcere per avere ucciso a coltellate Antonio Monopoli, 50 anni, in pieno centro a Bitonto lo scorso aprile. È stato immediatamente identificato da diversi testimoni. Dopo essersi nascosto sotto un’auto, i due agenti della polizia penitenziaria che lo sorvegliavano lo hanno inseguito. A dare loro una mano si sono uniti gli agenti del posto di controllo dei carabinieri, che presidiano l’ospedale.

Il giovane è riuscito ad arrivare nel piazzale dell’edificio oncologico, distante alcune centinaia di metri dal pronto soccorso. Dopo alcuni colpi di pistola, esplosi in sicurezza come deterrente, l’uomo è uscito dall’auto sotto il cui parafango si era nascosto ed è stato immobilizzato.

Numerosi i testimoni dell’accaduto, alcuni dei quali hanno ripreso la scena:

La sparatoria nel piazzale dell’ospedeale

Le proteste del sindacato del Sappe

La vicenda ha dato adito al sindacato di polizia penitenziaria per avanzare alcune istanze di protesta. “Fortunatamente il detenuto cubano di circa e 30 anni giudicabile per reati gravi evaso questa mattina dall’Ospedale ‘Vito Fazzi’, ove era stato accompagnato per una visita specialistica, è stato subito ripreso dagli stessi agenti della Polizia Penitenziaria che hanno dovuto esplodere anche dei colpi in aria per bloccare il detenuto che si era nascosto tra le auto del parcheggio. Ancora una situazione di pericolo per i malcapitati visitatori dell’ospedale che poteva avere risvolti molto più drammatici, senza il coraggio e la professionalità dei poliziotti penitenziari di scorta”.

Il riferimento del Sappe è a un sanguinoso precedente, quando nel 2015 un ex appartenente alla sacra corona unita, Fabio Perrone, in carcere per aver assassinato un uomo, aveva disarmato un agente e sparato per i corridoi dell’ospedale, riuscendo a scappare e vivere come latitante per due mesi.