Vai al contenuto

Uccise moglie e suocera, condannato all’ergastolo: il sollievo del figlio

Pubblicato: 02/12/2023 17:11

Femminicidio di Sara Ruschi e Brunetta Ridolfi, ergastolo a Jawad Hicham. Il duplice assassinio è avvenuto ad Arezzo nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2023 ad Arezzo, sotto gli occhi dei figli della coppia, di 17 e 2 anni. Dopo aver assistito alla sentenza, il diciassettenne ha dichiarato di sentirsi sollevato.
Leggi anche: Morte di Liliana Resinovich, il corpo sarà riesumato

Jawad Hicham

Pensavo che avrebbero dato una pena più bassa, di pochi anni, ma finalmente quello che avevamo sperato per diversi mesi hanno finalmente fatto”, ha detto il ragazzo di 17 anni dopo la condanna del padre. Hicham, di origine marocchina, ha 38 anni. La moglie Sara Ruschi, ne aveva 35, e la suocera, Brunetta Ridolfi, ne aveva 76. La coppia di marito e moglie viveva da separata in casa. La notte dell’assassinio un litigio degenerò in un assalto con il coltello. Era partito da messaggi scambiati a distanza con lo smartphone. Sono bastati tre colpi per uccidere Brunetta, che aveva cercato di salvare la figlia, una ventina le coltellate inferte a Sara.

Jawad e Sara avevano litigato violentemente un mese prima dell’assassinio. Lei aveva deciso di allontanarlo di casa, per poi ospitarlo di nuovo, dopo una riconciliazione. La difesa di Hicham aveva richiesto una perizia psichiatrica, poi rifiutata. Allo stesso modo aveva chiesto che non fosse riconosciuta l’aggravante del legame parentale e la possibilità di accedere al rito abbreviato. Rifiutate tutte le richieste, la procura ha optato per la massima pena, richiesta dall’accusa.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 02/12/2023 17:12

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure