
Nicola Turetta ed Elisabetta Martini hanno incontrato il figlio nel carcere di Verona per la prima volta da quando il 21enne è stato arrestato per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Il faccia a faccia è stato riferito a colloquio concluso: Lo scorso 29 novembre, i genitori di Turetta avevano rinunciato a vedere il figlio nel penitenziario veronese, nonostante il via libera da parte del pubblico ministero. In quell’occasione la coppia aveva spiegato di «non sentirsi pronta» per rivedere il figlio.
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Filippo Turetta incontra i genitori in carcere
Dopo otto giorni dal ritorno in Italia dalla Germania, quindi, i genitori del reo confesso omicida di Giulia hanno fatto visita al figlio nel carcere di Verona questa mattina poco dopo mezzogiorno. Il colloquio è terminato dopo circa un’ora e la famiglia Turetta ha lasciato il penitenziario di Montorio veronese poco dopo le 13. Si è trattato del primo colloquio in carcere tra il figlio: le visite in cella erano state autorizzate già nella giornata di martedì dal giudice di Venezia Benedetta Vitolo. Tuttavia i genitori avevano preferito attendere alcuni giorni prima di far visita al figlio. (Continua a leggere la foto)

L’incontro in una stanza protetta
«Una stanza ‘protetta’, un incontro di un’ora, un abbraccio», il primo dopo tre settimane: il giovane aveva chiesto subito, varcando la porta d’ingresso del carcere di Verona, di incontrare mamma Elisabetta e papà Nicola. Ma loro avevano rinunciato. Una scelta dettata da un lato dalla necessità di far decantare le emozioni e lasciare a Filippo la possibilità di un supporto psicologico prima di rivedere i genitori dopo la notte dell’omicidio, sabato 11 novembre, e la settimana di fuga tra Austria e Germania. Ma anche una scelta per non sovraccaricare il ventunenne in vista dell’interrogatorio davanti al pubblico ministero Andrea Petroni che si è svolto nella giornata di venerdì. Un con il magistrato durato oltre nove ore durante il quale il giovane ha confessato i drammatici dettagli del delitto.
Oggi, intorno alle ore 12, invece, lontano dalle decine di giornalisti e telecamere che giorni fa presidiavano a lungo la casa circondariale «hanno abbracciato Filippo. Abbiamo fatto in modo di tutelare la loro privacy, come si fa con ogni famiglia» spiega una fonte all’Adnkronos.
Filippo Turetta compirà 22 anni il 18 dicembre in carcere
La vita all’interno del carcere per Turetta è come quella degli altri detenuti, procede lenta, anonima. È dietro a queste sbarre che Filippo compirà 22 anni tra pochi giorni, il 18 dicembre, ed è qui che probabilmente terminerà gli studi in Ingegneria biomedica, la laurea che Giulia non ha mai potuto festeggiare. La fonte racconta di «un abbraccio. Forse ci sono state anche delle lacrime, ma rispetto il dolore altrui di fronte al quale non ci si ferma a guardare. Posso solo dire che alla fine Filippo era sollevato, ha saputo di non essere stato abbandonato, di non essere solo».