
Condannata a 16 anni e 5 mesi di reclusione Tiziana Morandi alias la “Mantide della Brianza” che derubava gli uomini addormentandoli con la benzodiazepina invitandoli nella sua abitazione di Roncello.
La sentenza è stata pronunciata stamani, a fronte dei 15 anni chiesti dall’accusa. La difesa ha già annunciato il ricorso in Appello.
Una ventina i reati di cui era stata accusata la donna: dalla rapina alle lesioni, indebito utilizzo di carte di credito e violazione della legge sugli stupefacenti. La 47enne di Roncello, arrestata dopo un’indagine scattata nell’agosto del 2021.
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Quelle foto sui social per attirare gli uomini
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Vimercate erano scattate quando un 83enne di Roncello era stato trovato dal figlio in casa incosciente e addormentato ed era stato trasportato al pronto soccorso. L’esame tossicologico aveva rilevato benzodiazepine nel sangue e l’uomo aveva riferito ai carabinieri di essersi addormentato dopo aver bevuto, in casa sua, una camomilla con una donna che si era presentata alla sua porta per una raccolta di soldi per beneficenza. In ospedale si era accorto di non avere più al collo la collana con alcune medagliette e la fede al dito.
Stesso modus operandi per altri due anziani sempre nel mese di agosto 2021, a Roncello. Un 84enne e un 67enne. Il primo ha raccontato di una donna conosciuta al bar che lo aveva invitato a bere qualcosa insieme e del furto di 50 euro. Il secondo invece aveva detto di avere conosciuto una donna sui social network, di averla incontrata e di essersi poi ritrovato senza catenina d’oro al collo e col bancomat alleggerito.

Il suo aspetto, e non solo per l’ovvia difficoltà della detenzione in carcere ma anche per il massiccio ricorso all’uso di filtri sui social, è molto diverso da quello delle foto che le sono valse il soprannome di “Mantide della Brianza”.
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Lei si è difesa dicendo: “Volevano altro da me”
Secondo l’accusa, la 48enne attirava le vittime sui social media o con un drink in un bar della provincia. Le vittime accertate sono 9, tutti uomini, tra i 27 e i 83 anni.
La donna si è sempre dichiarata innocente sostenendo che probabilmente “quegli uomini volevano altro da me“. Tramite i suoi legali ha annunciato di voler ricorrere in Appello.
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