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Magdalene: l’orrore dei conventi degli orrori per le ragazze “da riabilitare”

Pubblicato: 11/12/2023 13:10

(foto autorizzata da Liberate Grace.it)

Dal 1675 fino al 1996 l’Irlanda si macchiò di crimini gravissimi nei confronti di migliaia di giovani ragazze che avevano la sola “colpa” di aver, secondo la loro famiglia, portato in qualche modo il disonore in casa. È la drammatica storia delle Case Magdalene, istituite allo scopo di “riabilitare” queste giovani donne facendole lavorare come lavandaie, mentre in realtà ciò che accadeva è che ragazze del tutto innocenti venissero imprigionate, spesso con il benestare di una consapevole famiglia, e sottoposte a soprusi e abusi terrificanti. 

Un sorriso di troppo, essere violentate: tutti i motivi per essere portate dalle Maddalene

Bastava poco per finire alle Case Magdalene, tra il 700 e il 900: era sufficiente essere molto bella e sorridente, o aver avuto delle avances prima del matrimonio. Anche lo stupro era un motivo sufficiente: venire violentate era letto come una conseguenza di un’attrazione che si voleva esercitare sul sesso maschile e dopo lo stupro spesso erano le famiglie stesse a consegnare le ragazze alle presunte cure riabilitative delle suore dell’ordine delle Maddalene, che gestivano dei servizi pubblici di lavanderia e mettevano le ragazze a lavorare: un duro lavoro che avrebbe dovuto, secondo la loro visione, forgiare uno spirito corrotto e purificarlo. La realtà era ben diversa: le ragazze erano sottoposte alle angherie di suore che non dovevano rendere conto a nessuno dei loro comportamenti: spesso le famiglie, che già avevano una bassa opinione delle ragazze, finivano per ignorarle e ciò le portava a vivere una dimensione di solitudine. Non si sapeva quanto potesse durare, un “soggiorno” alle Magdalene: alcune ragazze ci rimanevano moltissimi anni, altre ci sono morte.

La scoperta degli orrori e le scuse pubbliche

La violenza delle suore Maddalene emerse negli anni ’90: nel 1993 a seguito della vendita di una parte del convento di Dublino, si scoprirono i corpi di 155 ragazze “ospitate”. Nel 1999 fece enorme scandalo il racconto di 3 donne che erano state ricoverate in una delle Case e che hanno raccontato di una realtà di grandi violenze. In tutto si parla di circa 30mila donne ospitate nei conventi.

Nel 2013 il governo irlandese fece scuse pubbliche alle vittime delle “magdalene laundries”. Enda Kenny, al tempo premier, disse: “È un’impronta negativa che ha segnato le oltre diecimila donne finite nelle “Magadalene Laudries”. Ora questo stigma deve essere rimosso. Sarebbe dovuto avvenire già tempo fa. Davvero sono rammaricato che non sia stato fatto”. Alcune vittime, che ora sono anziane, hanno cominciato a parlare. Tra queste Marina Gumbold: “Ho aspettato per tutta la vita che fosse fatta giustizia. Ora ho 77 anni e voglio che venga riconosciuto tutto quello che abbiamo dovuto subire”. Nonostante le scuse pubbliche, ad ogni modo, pare che il governo sia stato manchevole nel provvedere ai risarcimenti per le vittime.

Cinema e non solo: le Magdalene Laundries raccontate al pubblico

Anche il cinema si è interessato alla drammatica vicenda delle Magdalene: nel 1998 è stato fatto un documentario dal titolo Sex in a Cold Climate, mentre nel 2002 è uscito un film dal titolo Magdalene che racconta la storia terribile di 4 ragazze che realmente furono rinchiuse in uno dei conventi delle Maddalene. Moltissime vittime, purtroppo, sono morte senza neanche sapere che la loro storia era stata portata alla luce, o che ci fossero state delle scuse da parte del governo.

Il trailer di Magdalene:

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2023 13:13