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Ritrovano il prof malato e solo: l’anziano muore tenendo la mano di uno dei suoi allievi

Pubblicato: 12/12/2023 12:02

Umberto Gastaldi è tornato a casa sua, a Torino: i suoi ex alunni, che lo avevano perso di vista a causa di un ricovero in una Rsa, era stato ritrovato e raggiunto dai “suoi ragazzi”, preoccupati per il fatto di saperlo solo e senza famiglia. La loro famiglia si sono dimostrati loro, che si sono mossi da tutta Italia – e non solo- per stargli vicino ed oggi portano a compimento quella promessa fatta mesi fa: “Ti riportiamo a casa tua”: Gastaldi è tornato nella sua Torino, ed i ragazzi hanno salvato i suoi libri, nei quali conservava tutte le mail, stampate, che loro gli hanno mandato nel corso degli anni. “Ritornare qui vicino a Torino è qualcosa di commovente, perché mi ricorda il ginnasio, gli anni passati al Collegio Don Bosco, quei sacerdoti salesiani che erano severi, sì, ma anche molto umani e molto giusti”. E dei ragazzi dice: “Sono straordinari, sono come una famiglia”. Qui, nelle sorse ore, ha detto addio al mondo terreno. fino all’ultimo secondo ha avuto i suoi allievi vicino: uno in particolare, che gli ha tenuto la mano l’ultima notte della sua vita.

La storia: un professore amato e solo ritrovato nelle avversità

Quando si parla di solidarietà e legami indelebili tra insegnanti e studenti, la storia degli ex alunni della quinta D del Scientifico Gobetti di Torino è un esempio straordinario di quanto sia profonda l’amicizia e il rispetto che possono svilupparsi nel contesto scolastico. Questa storia commovente ci racconta di un gruppo di ex studenti che, dopo oltre quarant’anni, si sono uniti per aiutare il loro amato professore di filosofia, Umberto Gastaldi, oggi 82 anni e malato.

La storia inizia con Nicoletta Bertorelli, oggi docente di Filosofia a Roma, che ha notato che il professor Gastaldi non dava più notizie da un po’ di tempo. Preoccupata per il suo anziano insegnante, ha deciso di agire e ha allertato i suoi vecchi compagni di classe. La rete sociale degli ex allievi si è subito attivata, con ex studenti che si trovavano a Torino, Roma, in Inghilterra e persino negli Stati Uniti.

Dopo numerose telefonate e ricerche, finalmente è arrivata la svolta: il professor Gastaldi era stato ricoverato all’ospedale San Bortolo il 6 dicembre. L’unità e la determinazione degli ex alunni sono state sorprendenti. Nicoletta Bertorelli stessa racconta che ha dovuto superare molte sfide, compresa la rottura della sua macchina a Orvieto, ma non ha mai smesso di cercare e di ricevere messaggi di supporto da parte degli ex compagni.

Una storia d’amore nata tra i banchi di scuola tra un professore e i suoi alunni

La storia del professor Gastaldi è una testimonianza dell’incredibile impatto che un insegnante può avere sulla vita dei suoi studenti. Con i suoi modi austeri e le riflessioni profonde, Gastaldi è riuscito a suscitare l’interesse per la filosofia in molti dei suoi studenti, compresa Nicoletta Bertorelli, che lo ricorda con affetto.

Un episodio che evidenzia la sua abilità pedagogica è quando, anni prima, un collega gli aveva chiesto come fosse riuscito a suscitare l’interesse di Nicoletta per la filosofia. La sua risposta semplice ma significativa era stata: “Mi sono limitato a non spegnere quello che c’era.” Questa frase è rimasta con Nicoletta per tutta la vita, diventando una lezione di pedagogia e filosofia che ha applicato altrove.

Oggi, il professor Gastaldi è in una residenza sanitaria assistenziale, ma la vicinanza degli ex alunni è rimasta intatta. La prima richiesta che ha fatto agli ex studenti è stata quella di donare i libri della sua biblioteca personale e di recuperare le lettere scritte durante la sua carriera scolastica. Ha catalogato con cura l’intero suo epistolario nella sua casa di Vicenza, conservando anche ogni email ricevuta dagli ex alunni.

Questa storia di solidarietà tra ex studenti e il loro amato professore di filosofia dimostra quanto sia potente il legame tra insegnanti e studenti e come l’insegnamento possa influenzare profondamente la vita di una persona. È un ricordo indelebile di come la passione per la filosofia e l’amore per l’insegnamento possano trasformare una classe in una famiglia, un legame che resiste alla prova del tempo.

Ultimo Aggiornamento: 12/12/2023 18:14