
Si chiamava Elia Toledano il ragazzo il cui corpo è stato recuperato a Gaza da forze israeliane. Il giovane, di origini franco-israeliane, era sparito, preso in ostaggio al Festival di Reim, lo scorso 7 ottobre: con lui anche l’amica Mia Schen, di 21 anni, che è stata liberata a fine novembre. Elia aveva 28 anni.
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Sono stati recuperati anche i corpi di due ostaggi di 19 anni: si tratta di due soldati israeliani presi in ostaggi il 7 ottobre.
Elia Toledano, preso in ostaggio al festival di Reim
A comunicare il ritrovamento e recupero del corpo è stato l’IDF, che lo ha comunicato via Twitter: “Il corpo del 28enne Elia Toledano, preso in ostaggio dai terroristi di Hamas il 7 ottobre, è stato recuperato dalle nostre Forze Speciali in un’operazione a Gaza e riportato in Israele. L’IDF invia alla famiglia le sue più sentite condoglianze. La nostra missione nazionale è localizzare gli ostaggi e riportarli tutti a casa. Stiamo lavorando insieme alle agenzie di sicurezza e con tutti i mezzi operativi e di intelligence per riportare a casa tutti gli ostaggi”.
The body of 28-year-old Elia Toledano who was taken hostage by Hamas terrorists on October 7, has been recovered by our Special Forces in an operation in Gaza and brought back to Israel.
— Israel Defense Forces (@IDF) December 15, 2023
The IDF sends the family its heartfelt condolences.
Our national mission is to locate the…
Le parole del fratello Daniel Toledano
Daniel Toledano, fratello di Elia, quale settimana fa aveva detto: “Quando mi viene chiesto di descrivere Elia, mi viene in mente una parola: il suo sorriso. È appassionato di musica e lavora negli eventi, in particolare organizzando matrimoni e bar mitzvah: la sua vita quotidiana è portare gioia alle persone”.
Nik Beizer e Ron Sherman, 19 anni, ritrovati morti: erano ostaggi dal 7 ottobre
Il caporale Nick Beizer ed il sergente Ron Sherman. Beizer era stato catturato il 7 ottobre nella sua base vicino a Erez. Beizer lavorava nel distretto di coordinazione di Idf a Gaza che si occupava di agevolare e permettere il passaggio di beni e cibo attraverso Ere. La madre, Katy, aveva detto a The Times of Israel: “È questa l’ironia: tutti a quella base si prendono cura dei palestinesi, e lavorano affinché gli abitanti di Gaza vivano la loro vita”.
