
Nel cuore della notte, Roma è stata scossa da una tragedia che ha colpito la comunità culinaria. Roberto Brancaccio, noto chef della capitale, è tragicamente scomparso in un incidente mortale sulla via Nomentana.
Pochi istanti prima del fatale incidente, Brancaccio aveva condiviso un’affettuosa storia su Instagram dedicata ai suoi figli, accompagnata dalla canzone “Sangue del mio sangue” di Vacca. Quel messaggio, carico di amore, si è trasformato in un tragico addio.
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La fatalità ha colpito intorno alle 22:00, quando lo chef era a bordo del suo scooter Piaggio. Un’automobile, descritta come una berlina nera, lo ha violentemente investito per poi dileguarsi senza prestare soccorso. Brancaccio, 41 anni, è morto quasi immediatamente dopo l’impatto.

I vigili del III gruppo Nomentano stanno indagando sull’accaduto, avvenuto nei pressi del civico 1451 in zona Sant’Alessandro. Gli elementi chiave dell’indagine provengono da alcune videocamere di sorveglianza che hanno ripreso la fuga del pirata della strada.
Brancaccio, amato non solo per le sue abilità culinarie ma anche per il suo spirito gioioso, spesso condivideva su Instagram video e balletti divertenti realizzati con i colleghi del suo ristorante, l’Osteria di Agrippa vicino al Pantheon. Sposato e padre di due figli, era conosciuto come “Chef Brancaccio” e lascia un vuoto incolmabile nella comunità.
Amici e parenti, sconvolti, si riversano sui social per ricordare l’amato chef e chiedere giustizia. Tra i messaggi più toccanti quello della cugina Virginia, che rimpiange un futuro Tik Tok insieme, ora reso impossibile da un gesto irresponsabile.
La città di Roma piange la perdita di un talento e di un uomo amato, mentre la ricerca del responsabile continua, alimentata dalla speranza di giustizia per un padre, un marito, un amico, e un chef eccezionale.