Sembrava che lo scontro tra Guido Crosetto e la magistratura dovesse essere rientrato dopo le pesanti dichiarazioni dei giorni scorsi del ministro della Difesa. E, invece, lo stesso Crosetto decide di rilanciare pronunciando parole durissime alla Camera durante una informativa urgente.
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“Il mio non è stato un attacco alla magistratura. – spiega Crosetto in un’aula di Montecitorio semivuota – Le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente. mi era stato riferito che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito”.
L’affondo di Crosetto
“Nessun organo dello Stato deve sentirsi attaccato da un altro. – precisa ancora Guido Crosetto al cui fianco siede il ministro della Giustizia Carlo Nordio – Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica. La rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all’Esecutivo: appartiene per la Costituzione a quest’aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento”, conclude.
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