Ci sono importanti novità nell’inchiesta sull’omicidio di Giulia Cecchettin che vede indagato il suo ex ragazzo Filippo Turetta, reo confesso del delitto. I carabinieri del Ris di Parma hanno infatti effettuato le prime analisi sull’auto, una Fiat Punto nera, utilizzata da Turetta per trasportare presumibilmente il corpo di Giulia e per poi darsi alla fuga prima in Austria e poi in Germania.
Leggi anche: Filippo Turetta in carcere, il retroscena: “Fa fatica a sostenere lo sguardo e si vergogna molto”
Da quanto si apprende, all’interno dell’auto è emersa la presenza di alcune macchie che, presumibilmente, dovrebbero essere del sangue di Giulia. Anche se non è ancora stato reso noto questo riscontro. Trovate anche tracce di residui di materiali, come ad esempio terriccio. Bisogna anche ricordare che la Punto di Filippo Turetta è rimasta per circa un mese in custodia alla polizia della città di Halle, in Germania, dove il presunto assassino era stato arrestato.
I particolari delle analisi del Ris sull’auto di Turetta
Giulia Cecchettin sarebbe stata caricata di peso sull’auto dopo essere stata colpita da Turetta perché aveva cercato di fuggire. Proprio per questo il Ris di Parma ha analizzato subito sedili, tappetini e bagagliaio della Punto, alla ricerca di tracce di sangue che ora potrebbero essere state trovate. Bisognerà ora verificare se quel sangue appartiene a Giulia e anche se il terriccio ritrovato provenga dal luogo dove è stato ritrovato il corpo della povera ragazza.
Leggi anche: Il nuovo audio di Giulia Cecchettin: “Vorrei scomparire, ma ho paura che Turetta possa farsi del male”