
Alla fine è spuntato un testimone che ha confermato tutto quello che sarebbe accaduto nella notte di Capodanno, quando Pozzolo ha sparato erroneamente a un uomo legato alla scorta di Delmastro. Il racconto è chiaro e fornisce un ritratto di un Pozzolo chiaramente su di giri: “Si è consumato tutto in un attimo. Pozzolo era allegro. Ha tirato fuori la pistola dal taschino per mostrarla ai presenti. Un gesto superficiale, assolutamente immotivato”. Pozzolo era capitato alla festa a fine serata, dopo la mezzanotte, che il testimone ha raccontato a Repubblica: “Era circa l’una e mezza. La cena era finita. Avevamo già sparecchiato quando è arrivato Pozzolo. Stavamo andando via tutti, perché eravamo tutte famiglie ed era già tardi. C’erano diverse persone che il giorno dopo dovevano lavorare”.
Pozzolo stava “mostrando l’arma”: “In un secondo è partito il colpo”
In questo contesto Pozzolo ha trovato fosse una bella idea tirare fuori l’arma: “la stava facendo vedere ai presenti. In un attimo si è sentito il botto dello sparo, ha rimbombato. C’erano anche diversi bambini, erano in piedi anche loro. Le ripeto, la festa era finita. Ha iniziato a mostrarla ai presenti, come se io tirassi fuori l’arma di ordinanza per fare lo stesso, una follia. In un secondo è partito il colpo”.
Pozzolo ha detto che non è stato lui a sparare, ma la testimonianza lo smentirebbe: “È successo sotto i miei occhi, come me l’hanno visto anche altre persone presenti. Abbiamo tutti rilasciato le nostre dichiarazioni ai carabinieri. È stata una leggerezza: poteva costare davvero cara a quel ragazzo, che è un gran lavoratore, un padre di famiglia con due bambini piccoli”.