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Duplice omicidio di Naro: la ricostruzione della terribile notte in cui hanno perso la vita Maria e Delia

Pubblicato: 06/01/2024 15:32

Un venticinquenne romeno di nome Omar Edgar Nedelkov, classe 1999, è stato raggiunto da provvedimento di fermo emesso dalla procura di Agrigento per duplice omicidio e vilipendio di cadavere. L’uomo, difeso dall’avvocato Diego Giarratana, è sospettato di essere l’autore del duplice delitto avvenuto poco prima dell’alba nel centro del piccolo borgo dell’agrigentino.

Il bracciante agricolo con una sfilza di precedenti per furti, violenze e incendio doloso è sospettato di aver ucciso Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, 58 anni.
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La dinamica del duplice omicidio

Secondo le prime indagini Nedelkov dopo aver ucciso e bruciato Maria Rus, 54 anni, e massacrato Delia Zarniscu, 58 anni, ha tentato di sviare le indagini, di procurarsi un alibi, di disfarsi dei vestiti insanguinati. Gli investigatori dei carabinieri hanno ricostruito minuto per minuto cosa è accaduto la notte fra il 4 e il 5 gennaio nel rione Sant’Erasmo di Naro.

Giovedì sera, a casa della 58enne Delia Zarniscu, in via Vinci, c’è stata una cena accompagnata da super alcolici. Seduti alla tavola della donna, anche il 24enne romeno e un connazionale cinquantenne. Stando a quanto è stato ricostruito da inquirenti e investigatori, il giovane – preda del forte stato d’ebbrezza – avrebbe molestato la donna. Delia Zarniscu, respingendo le pesanti avance, avrebbe buttato fuori dalla sua abitazione i commensali. Durante la cena, almeno fino a prima che la situazione degenerasse, i tre romeni avrebbero parlato della 54enne connazionale Maria Rus. Fra i tre si sarebbe parlato del fatto che la donna (che non era presente alla cena) era sola, ormai separata dal marito. Quando i due romeni – il 24enne e il 50enne – sono stati allontanati dalla casa di via Vinci, il più giovane si sarebbe diretto verso vicolo Avenia dove avrebbe bussato alla porta dell’abitazione di Maria Rus, mentre il cinquantenne si sarebbe diretto verso casa sua.

Maria Rus, senza nulla temere, avrebbe aperto la porta al giovane ubriaco. Non è chiaro, spetterà all’autopsia stabilirlo, se la donna abbia subito o meno un abuso o se vi sia stato o meno un rapporto consenziente. Stando alle ricostruzioni della Procura – del fascicolo si stanno occupando il sostituto procuratore Elettra Consoli e l’aggiunto Salvatore Vella -, il 24enne, secondo l’accusa, l’avrebbe massacrata: uccisa e poi bruciata, utilizzando la poltrona che c’era nel salone di ingresso. Da vicolo Avenia, il giovane romeno ubriaco sarebbe tornato in via Vinci, dove avrebbe sfondato la porta di ingresso e con “una ferocia inaudita” – per come è emerso fin dal primissimo sopralluogo nell’abitazione di via Vinci -, avrebbe trucidato anche la 58enne, spaccandole in testa tutto quello che è stato trovato: piccoli mobili, suppellettili e arredi.

La chiamata al connazionale

Il 24enne decide infine di raggiungere telefonicamente un connazionale. Usa il cellulare della donna, non il suo, per sviare le indagini. Gli chiede se può passare a casa sua, convinto che possa aiutarlo. Ma il connazionale capisce che è successo qualcosa di terribile. Scende di casa e raggiunge l’abitazione di Delia. Entra e trova Omar Edgar Nedelkov con i vestiti ricoperti di sangue e la donna morta sul divano. Non vuole coprirlo, sta per chiamare i carabinieri ma Nedelkov lo colpisce al volto. I due si picchiano, ma l’amico riesce a fuggire e chiama i carabinieri. E lui, un ventenne di nazionalità rumena, incensurato e con un lavoro stabile, a denunciare la notte dell’orrore. Scappando verso casa passa anche davanti alle finestre dell’appartamento di Maria. Vede il fumo ed è sempre lui che chiama i vigili del fuoco. Anche il fermato chiama i carabinieri per sviare le indagini. Dice che è successa una disgrazia e di accorrere.

I carabinieri li convocano in caserma e Nedelkov nega ogni coinvolgimento. La mamma del 24enne nel frattempo consegna agli inquirenti scarpe, jeans e camicia sporchi di sangue. L’amico racconta ogni minimo dettaglio del duplice omicidio e anche l’ex fidanzata di Nedelkov contatta gli inquirenti. Dice di essere stata chiamata dal 24enne che le avrebbe chiesto di fornirle un alibi per la notte.

Nel frattempo, a Naro il sindaco Maria Grazia Brandara ha proclamato il lutto cittadino: “Segno tangibile della vicinanza dei naresi alle famiglie delle vittime e anche alla comunità romena, parte attiva e produttiva del nostro paese. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e a dare il proprio contributo nella preghiera”.
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Ultimo Aggiornamento: 06/01/2024 15:34