Una scossa di terremoto di magnitudo 4.5 ha colpito il Giappone 43 chilometri a nord-est di Amizu, sulla penisola di Noto che si affaccia sul Mare del Giappone.
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Il sisma ha colpito la prefettura di Ishikawa, la stessa colpita dalla scossa di magnitudo 7.5 di Capodanno. Per il momento non si hanno notizie di conseguenze.
Un miracolo sotto le macerie
Nel frattempo in un atto di resilienza e speranza in mezzo alla devastazione, una donna di 90 anni è stata salvata viva dalle macerie causate dal terremoto che ha colpito il Giappone centrale il primo gennaio. La tragedia ha mietuto almeno 126 vite, lasciando un sentimento di dolore e perdita in tutta la nazione.
La donna, che è stata trovata tra le rovine della sua casa nella città di Suzu, situata sulla punta della penisola, è stata estratta cinque giorni dopo il disastro. Nonostante le condizioni avverse, comprese le abbondanti nevicate che hanno complicato le operazioni di soccorso, la donna era cosciente e in grado di rispondere lucidamente alle domande al momento del suo salvataggio. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Nhk, è stata trasportata in ospedale per ricevere le cure necessarie.
Una fotografia pubblicata dal Dipartimento di Polizia Metropolitano tramite Kyodo News mostra gli agenti di polizia mentre salvano la donna dalla sua casa crollata a Suzu, nella prefettura di Ishikawa. Questa immagine è un toccante esempio di coraggio e dedizione dimostrati dai soccorritori in queste circostanze estreme.
Il terremoto di magnitudo 7,5 ha devastato la penisola di Noto sul Mar del Giappone, sulla costa occidentale dell’arcipelago. Oltre al tragico bilancio delle vittime, il sisma ha provocato 560 feriti e lasciato 222 persone disperse, principalmente nelle città di Wajima e Suzu. Il terremoto ha causato crolli di edifici e strade, un migliaio di frane, incendi e uno tsunami con onde alte oltre un metro, aggiungendo ulteriori sfide alle operazioni di soccorso.
La scossa è stata avvertita fino a Tokyo, distante 300 km, seguita da centinaia di scosse di assestamento. In particolare, la città di Wajima è stata duramente colpita, con molte persone ancora sotto le macerie. I soccorritori, nonostante le condizioni difficili, stanno continuando gli sforzi per salvare i dispersi e soccorrere le persone intrappolate dal crollo delle strade e delle abitazioni.
In questo momento di dolore nazionale, la storia della nonnina di 90 anni diventa un simbolo di speranza e resilienza, ricordando al mondo la forza dello spirito umano di fronte alle avversità.