
La tragica morte di Matthew Perry, avvenuta lo scorso 29 ottobre, getta un’ombra cupa sul mito di rinascita che aveva recentemente circondato l’attore, famoso per il suo ruolo in “Friends“. Perry, trovato annegato nella sua jacuzzi, sembra essere morto a causa degli “effetti acuti della ketamina“, una droga alla quale era dipendente. Queste circostanze emergono nonostante nel 2022 avesse pubblicato il libro “Lovers and the Big Terrible Thing”, in cui narrava il suo percorso di superamento della tossicodipendenza.
Matthew Perry “si drogava”: le confidenze di chi lo conosceva
Il Daily Mail, attraverso la giornalista Alison Boshoff, ha fornito nuove rivelazioni che delineano un’immagine contrastante rispetto all’iconica figura sorridente e amata di “Friends”. Perry viene descritto come una persona difficile, spesso incapace di gestire le proprie emozioni negative, e persino violento con le donne. Tra gli episodi riportati, vi è quello in cui avrebbe spinto bruscamente la sua agente Morgan Moses
contro un letto e un altro in cui avrebbe lanciato un tavolino contro l’ex fidanzata Molly Hurwitz, in seguito alla sua intenzione di lasciarlo per i suoi continui tradimenti.

Queste rivelazioni gettano un’ombra sinistra su Perry, un tempo celebrato come un talento brillante e carismatico di Hollywood. Il contrasto tra l’immagine pubblica e la vita privata dell’attore si fa sempre più marcato, specialmente considerando i suoi problemi con la tossicodipendenza. Boshoff sottolinea come Perry, già durante le riprese di “Friends”, avesse un grave problema con le droghe, arrivando a consumare fino a 55 pillole di Vicodin al giorno nel 1998. “Immaginate il caos che ha causato – ha affermato Alison Boshoff –, le riprese tardive, la totale mancanza di rispetto nei confronti del cast e della troupe.”
Il legame con Friends: cosa accadde sul set
La situazione dell’attore era tale che avrebbe potuto essere facilmente allontanato dal set di “Friends” per un periodo di riabilitazione, ma la serie, essendo un enorme successo commerciale, ha continuato a sfruttare la sua popolarità. Questo, secondo Boshoff, ha impedito a Perry di prendersi il tempo necessario per affrontare i suoi problemi in un’epoca in cui lo scandalo poteva essere più facilmente contenuto.
Infine, emerge anche l’accusa secondo cui Perry avrebbe tentato di soffocare un potenziale scandalo legale per abusi psicologici offrendo ingenti somme di denaro a una sua ex ragazza, che sarebbe diventata dipendente dagli oppioidi a causa della sua influenza.
La scomparsa di Matthew Perry non solo lascia un vuoto nel mondo dell’intrattenimento, ma solleva anche interrogativi profondi su fame, successo e le loro possibili conseguenze devastanti. Questo caso mette in luce la complessità dietro le figure pubbliche amate dal pubblico e ricorda come, dietro ogni personaggio famoso, ci possa essere una realtà ben diversa da quella percepita dal grande pubblico.