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Anschluss a destra: Meloni e Salvini si strappano di mano lo spazio politico e ideologico

Pubblicato: 15/01/2024 14:11
Immigrazione, la furia di Salvini contro Meloni: governo spaccato

Con il termine Anschluss in tedesco si esprime il concetto di annessione. Quello più paradigmatico fu costituito dall’Anschluss dell’Austria da parte della Germania durante il nazionalsocialismo, poi toccò ai Sudeti. In Italia la Meloni sta riproponendo questa strategia, a forte base regionalistica. Da qui l’attacco alla Sardegna, che la Lega subisce. Il presupposto di questa strategia è di fatto ideologico. La Lega, partito fondamentalmente autonomista nordista, sotto la gestione Salvini, si è impossessato di temi essenzialmente di destra, come il sovranismo o i temi di difesa dell’asse famiglia/etnia. Ora la Meloni vuole riprendersi quello che è suo, come terreno di spazio politico, e lo fa tramite l’annessione di territori su base regionale. Il primo in discussione, anche se il meno indicato per tradizione, era temporalmente la Sardegna. E qui il cerino, con la candidatura di Truzzu, passa nelle mani di Salvini.

Leccare la sarda e spartirsi l’Italia? La posizione salviniana

Che fare? Leccarsi la sarda come si dice in Sicilia ed abbozzare, lasciando a loro destino gli alleati locali del partito Sardo d’azione, o resistere? Per Salvini la Sardegna è sacrificabile, anche se questo è un messaggio a tutti gli alleati che ha trovato a Sud, come Lombardo in Sicilia o altri che sono direttamente entrati nel suo partito, pur avendo altre tradizioni ed ambizioni. In futuro i “Sudeti”, per paragone, potranno essere il Piemonte di Forza Italia, poi toccherà alla cattolica “Polonia”, il Veneto di Zaia, e lì come nel 1939 scoppierà la terza guerra mondiale del centrodestra, ma con una Meloni ormai forte sui territori. Se Salvini non vuole questo scenario deve combattere ora, poi sarebbe troppo tardi. Con il governo Conte I lo fece, per ambizione, qui lo farebbe per uno scopo più basico, la sopravvivenza. È ovvio che questo scenario interromperebbe l’unità del centrodestra immediatamente, e la Meloni chiederebbe le urne. Qui il boccino passerebbe a Mattarella, non certo aedo del Premierato. Sarebbe l’ultima, forse, volta in cui un presidente della Repubblica, viste le tendenze riformatrici a cambiarne il ruolo, potrebbe avere voce in questione. La Meloni non si fermerà, le nubi recessive dal punto di vista economico sono all’orizzonte, il PIL non andrà bene come nelle previsioni su cui è stata fondata la Finanziaria, e una manovra sanguinolenta dovrebbe essere presa scontentando cittadini e categorie. Sul territorio della politica, dell’ideologia, dell’entusiasmo dell’ancora carro del vincitore si può crescere nei territori e difendersi. Per la Meloni che ha in mano solo due Regioni è basilare crescere nei territori, e la mossa del cavallo Truzzu è solo la prima. L’Anschluss è partito e non si fermerà. 

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2024 14:14