Israele si prepara a iniziare una nuova fase della guerra contro Hamas. Il copione visto finora, con le offensive su larga scala condotte nella Striscia di Gaza con “manovre ad alta intensità”, sarebbe infatti destinato a cambiare presto, almeno stando a quanto dichiarato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Le forze di difesa (Idf) stanno al momento agendo per “eliminare sacche di resistenza nella zona settentrionale” della Striscia, secondo le dichiarazioni ufficiali. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Raggiungeremo gli obiettivi con raid, attacchi aerei, operazioni speciali e altr attività”, ha aggiunto il ministro. Il piano iniziale, dopo l’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre, prevedeva “una fase di manovre ad alta intensità” per circa 3 mesi. Successivamente, però, è previsto il passaggio a uno step diverso, con operazioni in linea “con la realtà sul campo” e con le informazioni fornite dalla “nostra intelligence”. (Continua a leggere dopo la foto)
Un segnale di cambiamento potrebbe essere rappresentato dal ritiro della 36esima divisione. Secondo un portavoce delle Idf interpellato dalla Cnn, la decisione mira a consentire “un periodo di riposo e di addestramento” dei militari, che in futuro verranno destinati a operazioni ancora non pianificate. L’uscita di scena provvisoria della divisione è stata sufficiente per alimentare polemiche in Israele.
Le decisioni e le strategie israeliane sono state commentate anche dagli Stati Uniti. “Un rischio di allargamento del conflitto rimane reale, ma vediamo un percorso verso un cambiamento della campagna militare a Gaza, una riduzione di tensione e scambio a fuoco sul confine nord di Israele, una riduzione di rischio di escalation in altre parti della regione mentre continuiamo ad affrontare la minaccia degli Houthi” ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, delineando un quadro complessivo.
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