Vai al contenuto

Chiara Tramontano a Impagniatello: “Chiedi scusa? Non mi hai rotto lo specchietto dell’auto”

Pubblicato: 19/01/2024 08:21

Chiara Tramontano, in aula, ieri ha rimandato al mittente la richiesta di scuse di Alessandro Impagniatello, l’assassino di sua sorella Giulia Tramontano e del figlio di lei, Thiago. Durante l’udienza, Chiara ha cercato lo sguardo dell’ex barman, che però ha tenuto la testa bassa, fino a quando non ha preso la parola per “chiedere scusa”.
Leggi anche: Giulia Tramontano, Impagniatello chiede scusa “La mia è disumanità”

Impagniatello piange e chiede scusa, la famiglia di lei si allontana

Le parole di Impagniatello non sono state sufficienti per Chiara Tramontano, che ha deciso di lasciare l’aula insieme a suo padre. Successivamente, Chiara ha espresso il suo dolore e la sua indignazione su Instagram, con un messaggio che è diventato virale: “Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto. Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato e ucciso mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendone la sua figura. Non hai diritto a pronunciare, invocare o pensare a Giulia e Thiago dopo averli uccisi barbaramente. Meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso”.

L’avvocato Giovanni Cacciapuoti, rappresentante della famiglia Tramontano, ha spiegato che la decisione di lasciare l’aula è stata presa perché sarebbe stato “troppo pesante” restare. La famiglia ha sottolineato che le scuse di Impagniatello arrivano solo dopo sette mesi dal delitto e che non si tratta di un gesto estemporaneo, ma di un’azione premeditata e prolungata nel tempo.

Le affermazioni della famiglia Tramontano gettano una luce cruda sulla natura dell’omicidio, descrivendo un quadro agghiacciante di premeditazione e crudeltà. La vicenda di Giulia Tramontano e del figlio Thiago rappresenta una tragedia che ha toccato profondamente l’opinione pubblica, sollevando domande sulla giustizia e sul perdono in circostanze così estreme.

Questo caso, con il suo carico di dolore e rabbia, dimostra quanto sia complesso e delicato il processo di lutto e di giustizia per le famiglie delle vittime di crimini così efferati. Mentre il processo continua, la comunità resta unita nel ricordo di Giulia e Thiago, sperando che giustizia sia fatta per le loro vite brutalmente spezzate.