In una recente intervista a Radio24, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso la disponibilità dell’Italia a inviare truppe in una potenziale missione di pace delle Nazioni Unite nella regione di Gaza. Questa dichiarazione segue la presenza di oltre mille militari italiani impegnati in Libano in una missione dell’ONU.
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Tajani ha chiarito che, sebbene non ci sia stata una richiesta specifica dagli Stati Uniti per allargare la missione libanese a Gaza, l’Italia è pronta a partecipare a iniziative di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite. “Gli oltre mille militari italiani in Libano sono là per una missione dell’Onu. Qualora servisse a Gaza, in una fase di transizione, una missione di pace, noi siamo pronti a inviare i nostri militari con l’Onu come portatori di pace”, ha affermato Tajani.
Le parole del ministro degli Esteri sottolineano l’impegno dell’Italia nel contribuire alla pace e alla stabilità nella regione mediorientale. La possibilità di un intervento in Gaza rappresenta un’ulteriore dimostrazione del ruolo attivo che l’Italia vuole giocare nella comunità internazionale, in particolare nelle operazioni di mantenimento della pace.
Ieri, Netanyahu aveva fatto alcune considerazioni preoccupanti rispetto alle sue intenzioni sulla guerra: “In qualsiasi soluzione che potrà essere trovata nel prossimo futuro, con o senza un accordo, Israele manterrà il controllo su tutti i territori a ovest del fiume Giordano. Questa è una condizione necessaria ed è in conflitto con l’idea di sovranità palestinese. Devo dire questa verità ai nostri amici americani, e fermare il tentativo di imporci una realtà che danneggerebbe la sicurezza di Israele”.
