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Il figlio di Maurizio Costanzo sul padre: “Litigavamo, fu Maria de Filippi a risolvere”

Pubblicato: 22/01/2024 15:38
Maurizio Costanzo e Maria De Filippi
Maurizio Costanzo e Maria De Filippi

Il regista Saverio Costanzo ha condiviso riflessioni intime sulla sua infanzia, il rapporto con il padre Maurizio Costanzo e il suo percorso professionale. Saverio, figlio del famoso presentatore e della giornalista Flaminia Raimondi, si è aperto sulla sua giovinezza e su come la figura di Maria De Filippi abbia svolto un ruolo cruciale nel riavvicinamento con suo padre.

Ricordando i suoi primi anni, Costanzo ha rivelato a Il Corsera: «Papà non ha mai dormito con mamma, come non credo abbia mai dormito con nessuna delle sue mogli. Stavamo in centro, in via dei Banchi Nuovi, al secondo piano. Ma lui se ne è andato di casa molto presto, quasi subito». Nonostante questo, il legame affettivo con il padre rimase forte, anche se segnato da una madre «molto forte e presente» e da inevitabili conflitti.

Maria De Filippi ed il ruolo nel loro rapporto: “Andavamo da Messegué e…”

La svolta nel loro rapporto avvenne grazie a Maria De Filippi, come racconta Saverio: “Andavano da Mességué perché lui doveva sempre dimagrire. Una volta Maria gli disse: portiamo anche tuo figlio. Allora avevo tredici anni, ed ero pure io un po’ grassoccio… Lui all’inizio non voleva: “ma no, che palle!”. Finì che ci divertimmo tantissimo, sembravamo Sordi e Verdone nel film “In viaggio con papà”.

Riguardo la sua carriera, Saverio afferma che Maurizio non gli ha mai facilitato il percorso: «Nel 2002, con Mentana, a fare una trasmissione sull’11 settembre per Canale 5, ci divertimmo. A un certo punto qualcuno propose: mandiamo Saverio a girare questi contributi. Ma mio padre non rispose né sì né no. Come a dire: non te la regalo la fiducia. E io pensai: ah sì? Neanch’io la regalo a te».

Saverio descrive suo padre come una figura complessa e controversa, ammirando il suo modo di navigare nel mondo della televisione e della politica, ma trovando difficoltà a connettersi con il suo lato pubblico: «I detrattori lo additavano come un uomo di potere, come un navigatore amico di tutti, di Berlusconi e di D’Alema e anche a me spesso il suo lato pubblico risultava inautentico».

Con il tempo, tuttavia, ha scoperto aspetti più autentici del padre: «Ma poi nel tempo ho scoperto che non faceva calcoli, semplicemente si muoveva come se dovesse dare davvero tutto a tutti. Gli chiedevo: ma perché fai un sacco di lavori, pure la tv di San Marino? E lui rispondeva: perché non riesco a dire di no, per rispetto del lavoro che oggi c’è ma domani?».

Gli ultimi giorni: “C’eravamo tutti, papà è sempre rimasto lucido”

Riflettendo sull’addio a suo padre, Costanzo condivide un momento toccante: «C’eravamo tutti: Maria, mia sorella Camilla e mio fratello Gabriele. Sono stato fortunato: non avevo film da girare, ho potuto stargli accanto sino alla fine, e sono orgoglioso di questo. Papà è sempre rimasto lucido». La decisione finale di rimanere o meno con il padre morente fu influenzata da Maria De Filippi: «Ancora una volta fu Maria a risolvere: “Vai pure Saverio, tuo padre è troppo intelligente per morire adesso”».

La storia di Saverio Costanzo è un viaggio di crescita personale e professionale, un percorso attraverso l’ombra di una figura paterna imponente verso la realizzazione della propria identità e successo.