Un guizzo di Lautaro Martinez nel finale, quando la partita sembrava ormai avviata ai rigori. Tanto è bastato all’Inter per aggiudicarsi la Supercoppa Italiana, piegando un Napoli coraggioso ma che ha finito per pagare a caro prezzo l’ingenuità dell’attaccante Simeone, espulso per doppia ammonizione all’inizio del secondo tempo. Dopo una prima frazione equilibrata, i nerazzurri sono cresciuti nella ripresa, collezionando occasioni e mettendo alle corde i partenopei. Il muro azzurro ha dato l’impressione di poter reggere fino all’ultimo, quando la zampata di Lautaro ha fatto saltare il banco.
L’incontro si è svolto nella cornice dello stadio universitario Re Saud di Riad, chiamato anche Al-Awwal Park Stadium per motivi di sponsorizzazione, ed è stato segnato da un grande equilibrio nel corso dei primi 45′. L’Inter si è fatta viva per prima con una conclusione velenosa di Dimarco, terminata a lato, vedendosi poi annullare un gol di Lautaro al 38′ per fuorigioco del compagno di reparto Thuram. Il Napoli, dal canto suo, ha concluso pochissimo verso la porta difesa da Sommer, combattendo però su ogni pallone e facendosi minaccioso più volte in ripartenza.
Dopo un primo tempo con poche emozioni e tanto agonismo, l’episodio decisivo si è verificato al 60′ della ripresa: l’attaccante del Napoli Simeone, già ammonito, ha colpito Acerbi con un pestone, vedendosi sventolare in faccia il rosso. L’inerzia della partita, a quel punto, è cambiata drasticamente, con l’Inter a collezionare occasioni su occasioni: Thuram non è riuscito a inquadrare la porta da pochi passi, poi il portiere Gollini ha murato Arnautovic in uscita bassa. Quando i rigori sembravano imminenti, è stato il solito Lautaro a mettere il timbro sull’incontro: girata letale dal cuore dell’area di rigore, su cross basso di Pavard, e gol dell’1-0 che ha permesso ai nerazzurri di sollevare la Supercoppa Italiana per l’ottava volta nella sua storia.
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