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Approvato il ddl su influencer e beneficienza. Chiara Ferragni: commenta e il Codacons la attacca

Pubblicato: 25/01/2024 16:10
ddl influencer ferragni

Il cosiddetto ddl Ferragni, che punta a rendere più trasparente la pubblicità su prodotti legati a forme di beneficenza, ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri. Un testo che porta con sé norme più stringenti anche per testimonial e influencer e prevede multe fino a 50mila euro in caso di violazione. Per i produttori scatta l’obbligo di riportare sulle confezioni informazioni precise, come l’importo destinato alla beneficenza. “Risponde ai principi di trasparenza che hanno sempre caratterizzato l’azione del nostro governo ed assicurare che l’informazione sia chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi vadano ad iniziative solidaristiche” ha spiegato il ministro per le Imprese Adolfo Urso in conferenza stampa.
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Sul nuovo pacchetto di norme si è espressa proprio Chiara Ferragni, finita nella bufera nelle scorse settimane a seguito del caso pandoro. “Sono lieta che il governo abbia voluto velocemente riempire un vuoto legislativo – ha spiegato in una nota la moglie di Fedez – Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali”.

“Questo disegno di legge consente di colmare una lacuna che da una parte impedisce di cadere in errore, ma dall’altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura essere accusato di commettere un’attività illecita” ha concluso Ferragni.

Parole che hanno suscitato la rabbia del Codacons, che ha emesso una nota durissima contro l’influencer: “Le dichiarazioni di Chiara Ferragni in merito al ddl sulla beneficenza sono aberranti e dimostrano come l’influencer non abbia minimamente compreso la gravità delle sue azioni. Ferragni farebbe meglio a tacere e a chiedere scusa agli italiani, parlare di mero errore dinanzi ad un illecito accertato dall’Antitrust con una multa da un milione di euro, e a indagini a tutto campo della magistratura per quello che i pm definiscono un sistema ripetuto nel tempo per sfruttare la beneficenza a fini di profitto, è semplicemente vergognoso, e dimostra come l’influencer non abbia compreso il significato di truffa aggravata, e sia convinta che tutto possa essere ricondotto ad un leggero e insignificante errore”.

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Ultimo Aggiornamento: 31/01/2024 12:27