
La vicenda di Karen Beale una signora delle pulizie di Dover, Inghilterra, ha fatto il giro del web. La donna, infatti, sarebbe stata accusata di tentato avvelenamento dei colleghi e, per fare ciò, avrebbe mischiato il caffè che si trovava nella sala relax con alcune pasticche di viagra. La 62enne, davanti alle accuse, ha negato tutto ma potrebbe essere incastrata da un filmato delle telecamere di videosorveglianza.
La donna era impiegata come addetta alle pulizie presso la Envirograf, una fabbrica che produce prodotti antincendio a Dover come ha ricostruito la Corte di Canterbury.
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I dipendenti: “Granelli blu nel caffè”

La donna ha negato tutto ma ad incastrata ci sarebbero i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Telecamere che erano state fatte installare dagli stessi dipendenti che lamentavano “un sapore strano e pastoso e granelli blu e bianchi” all’interno del caffé.
In uno dei filmati, della durata di 13 minuti, sarebbe comparsa Karen Beale, la signora delle pulizie che armeggiava con una scatola di capsule liofilizzate e, poi, con un barattolo con delle pillole blu al suo interno. Il pubblico ministero Matthew Hodgetts avrebbe dichiarato che le forze dell’ordine sarebbero state allertate una volta che la donna è stata colta in flagrante.
La polizia ha trovato tracce di sildenafil – il medicinale meglio noto come Viagra, utilizzato per la disfunzione erettile – oltre che di un farmaco usato per il colesterolo alto. Un mix con cui la donna ha tentato di avvelenare i dipendenti dell’azienda.
? Cleaner spiked colleagues’ coffee with Viagra, court hears
— The Telegraph (@Telegraph) January 24, 2024
Karen Beale was filmed by a hidden camera after a staff member claimed her morning cup of coffee tasted odd
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Karen si difende: “Sono innocente”
Stando a quanto riporta il Daily Star, in tribunale, Karen Beale avrebbe dichiarato: «Nel video, mi trovo in quella stanza perché mi era stato chiesto di controllare il caffè perché un collega aveva il dubbio che qualcuno del personale notturno lo stesse avvelenando. Io dovevo semplicemente dare un’occhiata e controllare che fosse tutto ok. Sono davvero innocente». Come riportano le testate locali, in casa di Karen sarebbero state svolte alcune perquisizioni e non sarebbe mai stato trovato nessun farmaco riconducibile al viagra.
La corte ha poi fatto sapere che in seguito al suo arresto è stata licenziata dalla Envirograf per ‘cattiva condotta grave’, provvedimento contro il quale ha presentato ricorso.
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