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“Zio Michele” torna libero e già fioccano le proposte di lavoro. E a proposito di Cosima e Sabrina…

Pubblicato: 25/01/2024 15:18

Tornerà libero a febbraio Michele Misseri, lo zio della 15enne di Avetrana Sarah Scazzi, uccisa nel 2010.
Lo conferma il suo avvocato, Luca La Tanza. L’uomo, processato e condannato a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, beneficerà di uno sconto di pena ottenuto grazie alla buona condotta e in ossequio alla legge svuota carceri. La detenzione avrebbe dovuto infatti concludersi nel 2025, ma Misseri – che compirà 70 anni a marzo – uscirà dal carcere 400 giorni prima del “naturale” fine pena.

“Non posso fornire dettagli precisi su quale sia il giorno preciso della sua scarcerazione – commenta il legale di Misseri – perché Michele vuole godersi almeno un paio di giorni in completa serenità non appena sarà scarcerato. E vorrebbe evitare interviste e comparse. Poi, sicuramente, tornerà a parlare”. D’altronde lo zio di Sarah Scazzi non si è mai sottratto a taccuini e telecamere durante la lunga e difficile vicenda giudiziaria. Anzi.
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Dal carcere fanno sapere: “Un detenuto modello”

Sarah Scazzi e Michele Misseri

Durante gli anni di detenzione, oltre alla buona condotta, Michele Misseri non ha mai chiesto nessun permesso premio e, dietro le sbarre, ha anche conseguito la licenza media. “Andrò a trovarlo in carcere agli inizi di febbraio – commenta il suo avvocato – ma è sereno e tranquillo”. D’altronde dietro le sbarre non ha mai dato alcun tipo di problema. “Un detenuto modello” fanno sapere dal carcere di Borgo San Nicola. Nel penitenziario di Lecce, in questi anni, ha seguito corsi di pittura e di falegnameria e si è distinto per diversi lavoretti di giardinaggio compiuti all’interno.

Del resto, la sua condotta esemplare gli ha permesso di beneficiare di cospicui sconti di pena che gli permetteranno di tornare presto ad Avetrana, nella casa di famiglia, in via Deledda, dove si è consumato il delitto di Sarah.

La nuova vita di “Zio Michele”: fioccano le proposte di lavoro

“Riprenderà in mano la sua vita – dice chi ne conosce a fondo le abitudini – dedicandosi ai campi e alle terre”. Difatti, prima che la sua vita cambiasse, l’anziano si dedicava alla campagna. “In paese – dicono i ben informati – c’è già chi si è reso disponibile per consentirgli di trovare un’occupazione in qualche azienda agricola”. Improbabile, infatti, che Michele decida di andare via da Avetrana nonostante in paese sia rimasto soltanto qualche familiare.

Cosima Serrano e Sabrina Misseri verso permessi premio

La seconda figlia si è trasferita ormai da anni a Roma: “Si sentono regolarmente – precisa il suo avvocato – e ogni tanto fanno anche qualche videochiamata ma credo che la vita del mio assistito sia troppo legata al paese dove è nato e cresciuto”.

Il cruccio più grande per l’anziano è di non essere riuscito a mantenere i rapporti con la moglie Cosima e la figlia Sabrina, entrambe condannate all’ergastolo. Entrambe rifiutano di rispondere alle numerose lettere scritte dall’uomo. Accusate dell’omicidio le due rimarranno dietro le sbarre nel carcere di Taranto per tutta la vita.
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