Vai al contenuto

Sanremo, il medico detta le regole in caso di contagi da Covid e scoppia la polemica

Pubblicato: 29/01/2024 18:14

L’edizione 2024 di Sanremo non sarà ancora libera dal Covid, come non lo è il Paese, alle prese con il virus e con le alte forme influenzali piuttosto invalidanti che stanno caratterizzando l’annata. E così il medico al Festival impone tamponi e altre regole mirate a evitare spiacevoli focolai.
Leggi anche: “Ho rischiato di morire”, la dichiarazione shock di Amadeus

Le precauzioni sanitarie per il Festival di Sanremo

“Se c’è qualcuno che presenta una sintomatologia respiratoria particolarmente evidente, un tampone lo faremo. Ma come è normale che sia, per evitare, anche fosse una sindrome influenzale, che continuando a lavorare a stretto contatto con i colleghi possa magari causare una piccola epidemia”. Si esprime in questi termini il professor Giorgio Ardizzone, direttore Sc Emergenza-urgenza dell’Asl 1 Imperiese. “Certamente nulla di paragonabile agli anni in cui la situazione del Paese e soprattutto degli ospedali era drammatica”.

Il medico del Festival

Giorgio Ardizzone ha seguito Stefano Ferlito, che era il primario del 118 e per tantissimi anni ha eseguito e presieduto il piano sanitario messo in campo dall’Asl nei giorni di Sanremo. “Dopo che l’anno scorso è andato in pensione, sono arrivato io. Per me questo è il secondo Festival e sarà anche l’ultimo, perché a fine febbraio andrò a mia volta in pensione”. “Già l’anno scorso ci trovavamo in una situazione più facile, non c’era più l’obbligo di tampone per i concorrenti e i presentatori e da questo punto di vista posso dire di essere stato fortunato: mi sono scampato il periodo di preoccupazione maggiore”.

Le polemiche sulla gestione sanitaria del Festival

“Se state male meglio andare al Festival di Sanremo che in ospedale”. Con questa provocazione su Facebook, Ferruccio Sansa, consigliere di opposizione in Liguria. Per lui la ‘macchina sanitaria‘ messa in campo dall’Asl 1 Imperiese è eccessiva. “A quale costo per il sistema sanitario pubblico?” si è chiesto anche Gianni Pastorino, sempre su Fb e sempre dalle fila dell’opposizione. “Polemiche senza senso”, ribatte Ardizzone.

“Sono senza senso per due motivi. Primo perché il programma sanitario è identico a quello dell’anno scorso e ricalca quello degli anni passati, quindi non c’è stato niente di nuovo o di diverso. Secondo perché c’è un Dgr regionale che riprende quelle che sono le regolamentazioni nazionali sulla composizione dello staff medico obbligatorio in questo tipo di manifestazioni. Non c’è niente di improvvisato e non c’è niente di nuovo. I cittadini devono sapere che l’assistenza sanitaria di Sanremo dal punto di vista economico è a carico della Rai, e in più è assolutamente sganciata dall’attività istituzionale che avviene all’interno degli ospedali. Non è che prendiamo medici e infermieri dal Pronto soccorso di Sanremo e li mettiamo a fare il Festival. In alcuni casi può essere personale che lavora in Asl 1, ma che svolge questa attività in libera professione, nei momenti liberi al di fuori dell’orario di lavoro. Non interferisce minimamente sull’assistenza ospedaliera”.