
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in una conferenza stampa con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, ha affermato che la risposta degli Stati Uniti alle milizie appoggiate dall’Iran che sembrano aver ucciso tre riservisti dell’esercito americano in Giordania “potrebbe essere a più livelli, arrivare per fasi ed essere sostenuta nel tempo”. Il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, aveva confermato poche ore prima di aver ricevuto la proposta di accordo per cessate il fuoco elaborata durante il vertice del finesettimana a Parigi: “La priorità è mettere fine alla guerra”. Ma il premier israeliano Netanyahu ha ribadito che Israele non lascerà Gaza né libererà terroristi.

“Deve esserci responsabilità per chiunque abbia partecipato agli attacchi del 7 ottobre, ma sappiamo anche che l’Unrwa svolge un ruolo fondamentale nel fornire assistenza salvavita ai palestinesi”. Con queste parole l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha commentato l’accaduto di fronte alla stampa: “Vedremo il segretario generale Guterres come donatori, ma vogliamo che l’assistenza continui ad arrivare ai palestinesi”.

Nel frattempo, il presidente americano Joe Biden aveva chiarito: “Non voglio un allargamento del conflitto in Medio Oriente. Non penso che abbiamo bisogno di una guerra più ampia in Medio Oriente, non è quello che sto cercando”.
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