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Youtuber decapita il padre e mostra la sua testa in video

Pubblicato: 31/01/2024 09:46

Terribili immagini dalla Pennsylvania, dove uno youtuber di 32 anni, Justin Mohn, ha decapitato il padre, mostrando poi la testa in diretta video insieme a messaggi farneticanti. Suo padre, il 68enne Michael, lavorava come impiegato federale per il suo stato. Per Justin, era una cosa orribile e per questo l’avrebbe ucciso. Vaneggiando, poi, contro “l’esercito degli immigrati illegali” portati negli Stati Uniti da Joe Biden. Lo youtuber ha inneggiato alla “rivoluzione contro il regime” imposto dall’attuale presidente statunitense.
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Il terribile omicidio

Justin Mohn, 32 anni, viveva a Levittown, nelle vicinanze di Trenton, Pennsylvania. Con lui il padre Miachel, 68 anni, la madre Denice, 63 anni, suo fratello Zachary, 35 anni, e sua sorella Stephanie, 38 anni. Dopo aver commesso l’orrendo delitto, il giovane si è seduto di fronte alla videocamera del suo computer e ha inviato un messaggio delirante. “Questa è la testa di Mike Mohn, un impiegato federale da oltre 20 anni e mio padre. Ora è all’inferno per l’eternità come traditore del suo Paese”. Il video è rimasto senza censura su YouTube per oltre sei ore.

Il video delirante

Nel video, con la testa del padre in un secchio, Mohn ha detto che offrirà una taglia di 1 milione di dollari a chiunque riuscisse ad “uccidere alti funzionari” tra cui il direttore dell’FBI Christopher Wray, il procuratore generale Merrick Garland e l’ex procuratore generale Bill Barr. Mohn è stato arrestato la sera di martedì 30 gennaio, a due ore di distanza da casa sua a Fort Indiana Gap, sempre in Pennsylvania. La polizia era inizialmente intervenuta nella casa dell’uomo poco dopo le 19 di lunedì 29 gennaio e aveva trovato il corpo senza testa di Michael Mohn nel bagno.

Sempre nello stesso video, Mohn si lamenta delle tasse, dichiara che l’economia è “vicina alla distruzione” e che la maggior parte degli americani “non può più permettersi il sogno americano”. Il 32enne parla di un complotto “globalista e comunista” contro gli Stati Uniti. Poi solleva la testa decapitata, riposta in un secchio, a favore di telecamera. In questo modo chiede a tutti i dipendenti federali di dimettersi e a Biden ad “abdicare”.

Chiede la cancellazione del debito federale, l’abolizione della Federal Reserve e la chiusura delle frontiere. Secondo lui “il regime traditore di Biden” voleva inviare “le forze armate americane all’estero per combattere per l’Ucraina e morire nell’inverno russo”. Sostiene di aver scoperto un piano mentre viveva in Colorado, in base al quale le aziende creavano “un livello costante di disoccupazione, un livello costante di senzatetto e un livello costante di criminalità, per riempire le prigioni”. E ha aggiunto: “Solo l’estrema sinistra, l’ideologia woke e le comunità Lgbt possono stare sicuri e ottenere promozioni”.

La causa contro il Governo Usa

Il trentaduenne aveva anche sporto denuncia, qualche giorno prima di Natale, perché cercava di di incolpare il governo per le sue sventure economiche. Ci aveva già provato in passato, facendo causa contro l’amministrazione Usa e chiedendo 10 milioni di dollari di danni al governo federale. Nella documentazione allegata alla causa affermava di essersi laureato nel 2014 alla Pennsylvania State University, con una laurea in gestione dell’agroalimentare. Scrive: “Ho iniziato a pagare il mio prestito studentesco mensile sei mesi dopo”. Ma non è mai riuscito a trovare un lavoro a tempo pieno per poterlo estinguere. Ha ottenuto solo lavori part-time, provando poi a vivere in Colorado, dove ha lavorato a una cooperativa di credito. Ha perso molto presto il lavoro, decidendo di tornare a casa, con molti fantasmi nella testa.

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