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Sicilia terra di conflitti: colpa della norma salva deputati

Pubblicato: 02/02/2024 12:37

Sembra che ci siano venti di guerra in Sicilia, e non per la presenza della base di Sigonella, ma per il duello rusticano fra i meloniani e il resto della maggioranza di centrodestra. Questa frattura è strisciante dalla genesi del governo Schifani, per la scelta degli assessori, fu scatenata dalla famosa battaglia di Cannes, non contro i cartaginesi ma contro un fotografo congolese che si era preso quasi 4 milioni di euro dalla Regione Sicilia per uno shooting fotografico.

Norma salva deputati, la frattura che abbatte la maggioranza

Ad oggi la rottura è causata dal naufragio della maggioranza sulla norma salva deputati presuntamente ineleggibili, guarda caso tutti di FdI. Quindi il caso non è di potere o sotto governi, i direttori generali delle Asp sono stati  nominati dopo due anni di commissariamenti, ma politico. Parte della maggioranza ha votato contro la norma presentata da FdI affossandola. Crisi di governo quindi? La situazione è grave, ma non seria. Ci sono le europee ed entrare in crisi in Sicilia non è un buon viatico, e poi la Meloni ha già preso la Sardegna alla Lega, levare a Forza Italia la Sicilia significherebbe una rottura totale prima delle delicate europee del centrodestra. Inoltre in Sicilia FdI ha buoni risultati, ma non clamorosi, il vecchio blocco democristiano, sparpagliato in molti partiti, tenta strenuamente di sopravvivere. Per cui i pontieri saranno sicuramente in campo. Il redde rationem arriverà dopo il voto in Europa, e dopo la conta di morti e feriti elettorali. Ci sarà crisi? Forse, ma non oggi.