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Ritrovato scheletro alla periferia di Parma: il terribile sospetto

Pubblicato: 05/02/2024 17:16

Si indaga a 360 gradi, con l’attenzione rivolta agli scomparsi nel Parmense negli ultimi mesi, ma probabilmente solo con gli esami autoptici e il test del dna si potrà dare un nome al corpo trovato la sera del 2 febbraio alla periferia di Parma. 

Un corpo scheletrizzato, in avanzato stato di decomposizione, tanto che non è possibile neppure stabilirne il sesso. Tra le tante ipotesi, circola anche quella del corpo riconducibile ad Alessandra Ollari, la 53enne di cui si sono perse le tracce dallo scorso 29 giugno proprio a Parma.
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Il caso di Alessandra Ollari

Sul caso della donna, originaria di Calestano, indagano i carabinieri coordinati dalla pm Silvia Zannini. A denunciare la sua scomparsa fu il compagno ma c’è chi sostiene che la donna non si vedesse addirittura da un anno. Il caso è stato più volte affrontato anche in tv dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. La sua abitazione tra l’altro non sarebbe troppo distante dal luogo del ritrovamento dei resti.

Il corpo rinvenuto nei giorni scorsi era in un prato adiacente a una strada e sotto il muro esterno di un edificio ma, nascosto dalla fitta vegetazione, non era stato notato da nessuno sino alla sera del 2 febbraio quando un uomo, a passeggio con il cane, lo ha notato nel verde. Sul luogo del ritrovamento si sono subito precipitati la polizia scientifica e i carabinieri per i rilievi del caso.

Ora la polizia sta concentrando le ricerche sulle persone scomparse negli ultimi mesi, in particolare nella zona di Parma, ma anche fra gli stranieri transitati nel vicino centro temporaneo di accoglienza a Martorano, distante circa tre chilometri dall’area di ritrovamento, da dove si sarebbero allontanati, facendo perdere le proprie tracce, circa 15 persone.
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