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Sanremo, le pagelle: Mengoni grande sorpresa, Fiorello moscio

Pubblicato: 06/02/2024 23:34

In diretta, le pagelle di tutti i protagonisti del Festival di Sanremo: da un promosso Mengoni ad un Rosario Fiorello che forse, quantomeno all’Ariston, ha fatto il suo tempo.

Ghali: voto 7

La canzone non è esplosiva, ma vince con il riferimento alla guerra a Gaza e per l’effetto mistero dato da un tizio mascherato da mostro dalle fattezze da ippopotamo, di cui nessuno ha capito le origini. Una tipica boutade à la sanremese

Mahmood: voto 8

La canzone è bella anche se, a essere onesti, non si capisce mezza parola. In qualche modo convince anche il look da militare in un film con Schwarzenegger, certo dispiace l’assenza di barba. Se vince anche quest’anno, una statua all’Ariston non gliene nega nessuno.

Mengoni: voto 9

Sarà che ancora abbiamo gli incubi al ricordo di Gabriel Garko pessimo co conduttore, ma questo Mengoni ci ha sorprendentemente deliziato: comico, ironico, puntuale, presente ma non strabordante, bello come il sole. Mette pure in ombra Amadeus e gli dona pure la scopa di Morandi.

Lazza: voto 5

Innanzitutto si presenta in tuta, che va bene tutto ma non è manco una tuta bella. Poi canta e la voce gli crolla a tratti, di voglia di esibirsi ce n’è poca: il suo Sanremo l’ha fatto, non vede l’ora di andare sul divano e unirsi al pubblico italiano nel coma irreversibile che lo tramortirà verso la 26esima canzone. Svogliato.

Amadeus: voto 6

È lì perché l’hanno preso per la gola con il cachet, ma non ce la fa più. La deriva boomer è ormai tangibile ed ha esaurito tutte le possibili combinazioni di glitter per le sue giacche. Funziona ancora ma non esalta, soprattutto perché ha fatto l’errore di mettersi affianco Mengoni che è piacevole pure con tre borsette in spalla e una scopa in mano.

Fiorello: voto 5

Non ce la fa più. Rosario Fiorello vorrebbe solo essere a casa sua a godersi i milioni frutto della sua carriera, peccato che la sua dipendenza da palcoscenico gli imponga di essere ancora lì a fare i numeri. Sfortunatamente la deriva boomer è ormai palese: fa battute che non fanno ridere, si mette le mani sulla patta, i doppi sensi con la “lingua”. Aiutatelo, aiutateci. C’è una sola cosa che gli dà fastidio più del dover essere su quel palco alle due di notte, ed è non essere il conduttore: dopo tutti questi anni ancora non glielo hanno permesso.

Ricchi e Poveri: voto 9

Non si sa dove la prendano quest’energia, ma sono giganteschi. Si presentano avvolti in un enorme fiocco rosso e riescono a non essere ridicoli se non in modo squisitamente adorabile, e Angela ha l’energia di un personaggio appena uscito dal cast de The Wolf of Wall Street. Meravigliosi.

Angelina Mango: voto 8

Sarà figlia di papà, ereditiera d’arte, quel che volete: però sul palco ci sa stare davvero. Ha anche una sorta di coda finta di origini nebulose e dopo essersi esibita ringrazia il pubblico 50mila volte: quella gratitudine che al popolo democristiano di Sanremo non può non piacere.

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2024 00:51