
Un conflitto sanguinario quello tra Israele e Palestina. Un conflitto che vede crescere di giorno in giorno vittime innocenti. Vittime come Hind Rajab, una bimba di 6 anni colpita dal fuoco dei carri armati israeliani a Gaza City e di cui non si hanno più notizie da giorni.
“Era spaventata, gridava fuori controllo ed era ferita alla schiena, alla mano e al piede”, ha raccontato all’Afp suo nonno, Baha Hamada, una delle ultime persone che hanno parlato con la bambina al telefono. “Continuava a chiedermi di venire a prenderla”, ha aggiunto Hamada Otto giorni fa Hind era con il fratello di Hamada, Bashar, la cognata e altri bambini nell’auto mentre tentavano di fuggire dalle forze israeliane in avvicinamento nell’area di Tel al-Hawa, a Gaza City. Ma secondo Hamada, sarebbero finiti sulla traiettoria dei carri armati israeliani. Oltre a Hind, sono scomparsi i membri della squadra dell’ambulanza della Mezzaluna Rossa contattata dalla famiglia e accorsa per salvarla. Una strage.
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Il racconto struggente della mamma di Hind: “Spari verso la macchina dov’era la mia piccola”
Questo il racconto di Wesam Rajab, madre di Hind: “Ho messo mia figlia nella macchina di mio zio e dei miei cugini a causa della pioggia, la nostra macchina ha preso un incrocio e l’altra macchina ne ha preso un altro, e alle 8:10 abbiamo sentito molti spari verso la macchina che trasportava Hind e la famiglia dei miei zii”.
“Fino ad ora siamo stati in contatto con la Mezzaluna Rossa – ha aggiunto – ma la stessa Mezzaluna Rossa non ha notizie della sua squadra. Così chiedono a me, una civile che non può lasciare la sua casa a causa dei bombardamenti, se ho notizie dei loro lavoratori. Si sono coordinati (con Israele) ma il loro equipaggio e Hind sono scomparsi”. La Mezzaluna Rossa ha dichiarato lunedì sui social media che la sorte della squadra, “Yousef Zeino e Ahmed al-Madhoon, che sono andati a salvare Hind Rajab, di 6 anni, rimane sconosciuta da sette giorni”. Ha invitato “la comunità internazionale a intervenire immediatamente per fare pressione sulle autorità di occupazione (israeliane) affinché rivelino la sorte di Hind e della squadra di soccorso”.
Hind era sola e spaventata, circondata da tutti i suoi cari, già morti

Quando la squadra della Mezzaluna Rossa richiama, è Hind a rispondere, con una voce quasi impercettibile, soffocata dalla paura. Diventa presto chiaro che lei è l’unica sopravvissuta nell’auto e che è ancora sulla linea di fuoco. “Nasconditi sotto i sedili. Non farti vedere da nessuno” le consigliano.
Rana Faqih è rimasta in linea con Hind per ore, mentre la Mezzaluna Rossa faceva appello all’esercito israeliano affinché consentisse alla loro ambulanza di accedere al luogo. “Tremava, era triste e chiedeva aiuto”, ricorda Rana. “Ci ha detto che i suoi parenti dormivano e le abbiamo detto di lasciarli dormire, di non disturbarli”. Hind continuava a chiedere, ancora e ancora, che qualcuno venisse a prenderla. “A un certo punto, mi ha detto che si stava facendo buio”, ha detto Rana alla BBC. “Aveva paura. Mi ha chiesto quanto fosse lontana casa mia. Mi sentivo paralizzata e impotente”. Da quel giorno della piccola non si hanno più notizie.
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