
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è stato ricoverato nella notte è sotto osservazione dopo aver accusato intensi dolori al petto, dovuti, sembra, a una pericardite. Subito sui social è partito il tam tam dei no vax. “Crosetto quante pere hai fatto? Il vaccino funziona? Ti auguro di cuore di uscirne bene per poi lottare dalla ’parte giusta’, quale essa sia, in ogni campo”, si legge tra i commenti. Il profluvio negazionista si è ingrossato con il passare delle ore. Ma la pericardite e i vaccini non c’entrano nulla.
Leggi anche: Cos’è la pericardite, che ha costretto al ricovero il ministro Crosetto

Perché la pericardite non ha nulla a che fare con i vaccini
Continuando a scorrere i messaggi indirizzati al ministro, si legge di tutto. “Crosetto affetto da pericardite? Il Karma”. “Crosetto fece la terza dose addirittura in anticipo”; “Guido Crosetto, colui che si faceva le dosi di vaccino Covid solo perché non gli funzionava il green pass, è stato ricoverato per una pericardite”.
Nonostante il tam tam social, però, la pericardite “non c’entra nulla con i vaccini Covid. Si tratta di malattie virali che possono avvenire nei giovani e negli adulti, in chi è maratoneta e chi no. È ovvio che i virus, come anche il Covid, prendono persone che sono più fragili, a volte. Ma non c’è nessun legame con i vaccini”. Lo afferma Stefano Carugo, direttore dell’Unità di Cardiologia del Policlinico di Milano, al quotidiano Libero.
Stefano Carugo spiega anzitutto che la pericardite è la sospetta infiammazione del pericardio, la membrana che protegge il cuore. “Possono esserci e sono state descritti in letteratura dei possibili effetti collaterali sia come pericarditi sia come miocarditi dovute ai vaccini, ma rispetto ai benefici il rapporto è uno a mille. Questa è una sterile polemica che deve finire. Stiamo stufi di sentire queste cose, io la ritengo ancora oggi una sterile polemica che non ha nessun senso”.